“Conta fino a 10”: l’uso del linguaggio d’odio in campagna elettorale

13 Febbraio 2018

Tempo di lettura stimato: 4'

“Conta fino a 10”. Amnesty International Italia monitora l’uso del linguaggio d’odio in campagna elettorale. Un barometro online misurerà la gravità sui social

Amnesty International Italia ha lanciato “Conta fino a 10”, una campagna di sensibilizzazione che mira al contrasto del discorso violento, aggressivo, discriminatorio e alla diffusione di un uso corretto delle parole, attraverso strumenti innovativi, partecipazione attiva e una nuova forma di attivismo digitale, con la consapevolezza che la diminuzione del linguaggio d’odio conduce a una società più inclusiva e accogliente.

Alla vigilia delle elezioni politiche e regionali 2018, Amnesty International Italia mobiliterà i suoi attivisti su tutto il territorio nazionale per prendere parte a un’iniziativa unica nel suo genere: un monitoraggio delle dichiarazioni e dei commenti postati sui profili social ufficiali da un campione rappresentativo di candidati alle elezioni per verificare il livello d’odio nel discorso politico, l’uso di stereotipi, espressioni offensive, razziste, d’incitamento alla violenza e l’utilizzo della narrativa del “noi contro loro” nei confronti di categorie vulnerabili e target discriminati quali migranti, rom, persone Lgbti, donne, comunità ebraiche e islamiche, troppo spesso erroneamente identificati come coloro dai quali difendersi.

Ogni giorno sino al 2 marzo, Amnesty International Italia grazie ai suoi attivisti monitorerà i discorsi e le dichiarazioni di tutti i candidati dei collegi uninominali di Camera e Senato dei quattro principali partiti e coalizioni. Sulla base di un metodo quantitativo e qualitativo, i dati raccolti verranno trasposti su un barometro online sul sito di Amnesty International Italia alla pagina https://www.amnesty.it/barometro-odio che rappresenterà quotidianamente l’andamento della campagna elettorale, misurando i livelli di criticità del discorso discriminatorio contro le categorie bersaglio classificandolo da linguaggio offensivo (giallo), a grave (arancione) fino a molto grave (rosso). In contemporanea, in risposta alle rilevazioni e ai temi individuati verrà aggiornata una contro-narrativa positiva che racconterà i diritti come un bene universale e pubblico.

Nel corso dell’attività di monitoraggio, saranno pubblicati:

  • analisi dei dati in aggregato che intersecherà, per partiti e coalizioni monitorate, la percentuale di discorsi offensivi, discriminatori/razzisti e di incitamento alla violenza;
  • focus su candidati premier e candidati alla presidenza delle regioni Lazio e Lombardia;
  • mappa online dell’odio, che mostrerà per ogni regione i livelli di discriminazione/razzismo e le categorie bersaglio;
  • rapporto preliminare con le rivelazioni principali;
  • rapporto finale con tutti i dati raccolti.

Purtroppo il clima di odio che circola nel paese alla vigilia della campagna elettorale non prelude a nulla di buono. C’è chi l’odio, anziché contrastarlo, lo semina, favorendolo e persino giustificandolo. Speriamo che questa campagna renda ognuno e ognuna più consapevole delle parole che usa e dell’effetto che possono suscitare” ha dichiarato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.

Il presidente Antonio Marchesi e il direttore generale di Amnesty International Italia, Gianni Rufini, hanno scritto ai leader dei maggiori partiti politici in corsa alle elezioni 2018 informandoli dell’avvio del monitoraggio e chiedendo loro di proporre un linguaggio non discriminatorio durante la fase finale di campagna elettorale, diffondendo le raccomandazioni tra i candidati del proprio partito.

FINE DEL COMUNICATO

Roma, 13 febbraio 2018

Per interviste:

Amnesty International Italia – Ufficio Stampa

Tel. 06 4490224 – cell. 348 6974361, e-mail: press@amnesty.it