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Dopo quattro anni di un lungo e stressante processo, l’alta corte d’appello di Hong Kong ha emesso una sentenza storica, dichiarando illegale il rifiuto del governo di concedere i benefici coniugali alle coppie dello stesso sesso.
Con una decisione unanime, i cinque giudici si sono espressi a favore di un funzionario locale che aveva portato il suo caso in tribunale sostenendo che suo marito, che aveva sposato all’estero in un paese che riconosce il matrimonio omosessuale, aveva diritto agli stessi benefici dei coniugi eterosessuali. Hong Kong non riconosce il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Man-kei Tam, direttore di Amnesty International Hong Kong, ha dichiarato:
“Il giudizio unanime di oggi è un enorme passo in avanti per l’uguaglianza a Hong Kong. Questa vittoria porta Hong Kong più vicina all’obbligo internazionale di rispettare e proteggere i diritti delle persone con diversi orientamenti sessuali“.
“L’Alta Corte d’appello ha confermato ancora una volta che la totale negazione dei diritti di partenariato per le coppie dello stesso sesso è discriminatoria, nonostante il fatto che i matrimoni omosessuali o le unioni civili non siano ancora stati riconosciuti a Hong Kong.
“Mentre il giudizio di oggi è molto positivo per la tutela dei diritti delle persone Lgbti a Hong Kong, è scandaloso che le persone Lgbti del paese debbano continuare a ricorrere ai tribunali per costringere le autorità a trattare le loro unioni in modo equivalente alle altre. È ora che il governo di Hong Kong prenda l’iniziativa e mostri di essere alla guida di questo cambiamento”.
“Il governo deve infine impegnarsi a una rapida e completa revisione di tutte le leggi, politiche e pratiche discriminatorie basate sull’orientamento sessuale, l’identità di genere e lo status di intersessualità introducendo rapidamente una legislazione completa e specifica. Nessuno dovrebbe subire discriminazioni a causa della propria identità o del proprio orientamento sessuale”.
Nel 2017, l’alto funzionario all’immigrazione Angus Leung Chun-kwong ha avviato una causa contro l’amministrazione della città perché suo marito, che aveva sposato all’estero, non poteva godere dei benefici coniugali normalmente concessi ai dipendenti pubblici di Hong Kong. Il governo ha poi presentato ricorso dopo che Leung aveva parzialmente vinto la causa presso il tribunale di primo grado.
In base al diritto e alle norme internazionali in materia di diritti umani, la discriminazione contro le persone a causa del loro orientamento sessuale è vietata e ogni caso di trattamento differenziato deve essere dimostrabile e specificamente giustificato con ragioni oggettive e particolarmente serie, razionalmente connesse e necessarie per uno scopo legittimo.
Amnesty International ritiene che le relazioni omosessuali debbano essere riconosciute allo stesso modo e sulla stessa base e con gli stessi diritti delle coppie di sesso opposto.