Tempo di lettura stimato: 3'
Il premio Amnesty International Italia della sezione Short on Rights – A corto di diritti del Corto dorico Film Fest è andato a “An orange from Jaffa” del regista palestinese Mohammed Almughanni.
Il film riesce particolarmente bene nell’intento di mostrare uno spaccato di vita quotidiana, durante un’attesa a bordo di un taxi, e una realtà brutalmente divisa nei diritti e nelle possibilità. La giuria ha così motivato il premio:
Per aver raccontato, in una giornata qualsiasi prima del 7 ottobre 2023, la condizione di apartheid delle persone palestinesi, ambientando la vicenda in uno dei tanti posti di blocco israeliani che ostacolano la possibilità di lavorare e muoversi liberamente; per aver narrato con ironia e sensibilità, attraverso una sequenza limitata quasi esclusivamente all’interno di un’auto, l’oppressione di un popolo che ha meno diritti di un altro e i cui diritti variano in base alla provenienza e al documento posseduto. Chiusi in un’auto dalla mattina alla notte, un anziano tassista e il suo giovane cliente, nell’attesa lunga e snervante per avere il permesso di passare il confine, condividono insieme ai soldati israeliani la banalità di un giorno, fatta di gesti, sguardi e parole.
Il premio Gianni Rufini, riconoscimento assegnato dalla Giuria Giovani, costituita da studenti delle scuole superiori della città che hanno seguito un percorso formativo su cinema e diritti umani, è andato al corto “Sara” di Ariana Andrade Castro, una denuncia del fenomeno della tratta di bambine in Perù.
“An Orange from Jaffa” ha vinto anche il premio del pubblico.
Corto Dorico è una rassegna di cortometraggi nazionali e internazionali giunta alla 21esima edizione. Il premio Amnesty è assegnato a un corto del concorso internazionale, in cui emergano in maniera evocativa e tecnicamente rilevante le tematiche dei diritti umani.