Corto Dorico Film Festival, i film premiati nella sezione “short on rights – a corto di diritti”

30 Marzo 2021

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Il corto “Marta” di Benoit e Julien Verdier ha vinto il concorso “Short On Rights – A Corto di Diritti”, la sezione internazionale di Corto Dorico Film Festival, in collaborazione con Amnesty International Italia e il gruppo Amnesty di Ancona, dedicata a cortometraggi che hanno come tema i diritti umani. Una menzione speciale è andata a “La Historia De Mateo” di Malona P. Badelt. Il premio Ass. Culturale La Locura/Giuria Giovani è stato assegnato a “Rebel” di Pier-Philippe Chevigny.

La sezione “Short On Rights – A Corto di Diritti” ha presentato al pubblico sette cortometraggi finalisti, tra i 165 arrivati da ogni parte del mondo, selezionati da un comitato composto da 28 attivisti e simpatizzanti di Amnesty International.

Queste le motivazioni della giuria per il corto “Marta”: “Per aver rappresentato magistralmente, grazie all’eccellente interpretazione dell’attrice protagonista, in un’unica ripresa fissa, il dramma che coinvolge migliaia di donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, che dalla Nigeria partono nella speranza di trovare condizioni di vita migliori, e si ritrovano ingannate, abusate e ricattate. Per aver espresso grazie al distacco della voce fuori campo, asettica e impersonale, il rischio che la relazione d’aiuto diventi essa stessa relazione d’abuso, e che le persone diventino casi, nella burocratizzazione degli iter processuali e dei procedimenti di accoglienza. Per aver mostrato la riattivazione dell’esperienza traumatica attraverso il silenzio della protagonista, attonita nell’ascolto della sua stessa storia, e l’incapacità da parte di chi instaura la relazione d’aiuto di mettersi nei panni dell’altro e di manifestare empatia”.

La Giuria di A Corto di Diritti ha motivato così la menzione speciale a “La Historia di Mateo”: “Per aver raccontato, attraverso il linguaggio del documentario, il catastrofico impatto delle politiche introdotte dal decreto del presidente Trump in materia d’immigrazione, con l’immagine del volto di un bambino, separato dalla sua famiglia, spaesato e traumatizzato al punto di non riconoscere sua madre. Per aver documentato la detenzione illegale e la separazione dei bambini dalle famiglie richiedenti asilo alla frontiera Messico-Stati Uniti durante l’amministrazione Trump, nonché gli estenuanti tentativi di ricongiungimento familiare, ed aver rappresentato la crudeltà di misure che violano il diritto internazionale, con l’intento di scoraggiare i flussi migratori”.

La Giuria Giovani, costituita da studenti delle scuole superiori di Ancona e coordinati dai loro insegnanti, dopo un percorso formativo sul cinema e i diritti umani, ha premiato, invece, “Rebel” di Pier-Philippe Chevigny, con la seguente motivazione: “Per aver trasmesso in maniera efficace la forza del rispetto innato della dignità umana di fronte alle ingiustizie, a prescindere dal contesto in cui si è inseriti e dall’educazione che si è ricevuta. Il protagonista è un “piccolo umano” che diviene un grande esempio per gli adulti incapaci di cambiare e ancorati a valori di ineguaglianza e ostilità. Le scene, incisive e coinvolgenti, suscitano un crescendo di emozioni intense, culminanti in un finale delicato e d’impatto. Fotografia e inquadrature del corto sono state particolarmente apprezzate, non meno della recitazione ed espressività dei protagonisti”.