Costa d’Avorio, uccisi manifestanti disarmati

17 Dicembre 2010

Tempo di lettura stimato: 2'

Testimoni oculari hanno riferito ad Amnesty International che almeno 10 manifestanti disarmati sono stati uccisi giovedì 16 dicembre ad Abidjan, capitale della Costa d’Avorio, durante le manifestazioni  di massa per protestare contro lo stallo politico seguito alle elezioni presidenziali.

Le manifestazioni sono seguite all’appello fatto il 14 dicembre da Alassane Ouattara, il presidente internazionalmente riconosciuto dopo le contestate elezioni, di prendere il controllo della Radio televisione ivoriana  e degli edifici del governo, che sono ancora sotto il controllo di funzionari legati a Laurent Gbagbo, che si rifiuta di lasciare l’incarico.
Mentre le persone stavano arrivando da diversi quartieri della città, la polizia ha aperto il fuoco a distanza ravvicinata.

Secondo quanto riferito da testimoni oculari, sei persone sono state uccise nel quartiere di Abobo. Nei pressi del bivio Makassim verso le 9 di mattina, la polizia ha sparato gas lacrimogeni e poi hanno aperto il fuoco su un altro gruppo di manifestanti uccidendo tre persone, compreso cui Salami Ismaël, giovane uomo che lavava le macchine, e che non stava prendendo parte alla manifestazione.

Amnesty International si è detta costernata dall’uso del tutto ingiustificato e sproporzionato della forza da parte della polizia ivoriana e ha chiesto che la fine di questi omicidi  e che ogni sforzo venga fatto per evitare un’escalation della violenza.