Costa d’Avorio: una ‘piccola vittoria’ per le vittime dello scandalo dei rifiuti tossici

11 Novembre 2009

Tempo di lettura stimato: 2'

(11 novembre 2009)

La decisione del tribunale ivoriano del 6 novembre, che non ha autorizzato il trasferimento di 45 milioni di risarcimento dovuto dalla compagnia petrolifera Trafigura per lo scarico di rifiuti tossici in alcune aree di Abidjan, nel conto bancario di una falsa organizzazione, è una ‘piccola vittoria’, ha dichiarato Amnesty International.
 
Nell’agosto 2006, rifiuti tossici erano stati portati nella città ivoriana dalla nave Probo Koala, noleggiata dall’azienda. Questi rifiuti erano stati successivamente depositati in diversi punti della città, causando una tragedia dei diritti umani. Più di 100.000 persone si presentarono in ospedale per diversi problemi di salute e 15 sarebbero morte.

Nella capitale del paese ci sono stati festeggiamenti. Ma la decisione rappresenta una vittoria solo parziale. ‘Quanto accaduto venerdì è una piccola vittoria, ma ancora non abbiamo ricevuto ciò che ci è dovuto‘- ha dichiarato Genevieve Diallo, rappresentante delle vittime dell’area di Akouedo (Abidjan), dove sono stati scaricati i rifiuti. ‘Il sistema giudiziario deve agire affinché ciascuno di noi riceva il denaro che aspetta da tempo‘.
 
La decisione del tribunale è un sollievo, ma non sono totalmente soddisfatto del risultato’ – ha riferito ad Amnesty International Karim Kourouma, rappresentante delle vittime dell’area di Abodo.  ‘Dal momento che il tribunale ha rifiutato la richiesta del trasferimento, la logica conseguenza sarebbe che l’ordine di bloccarlo venga immediatamente abbandonato‘- ha concluso Kourouma.

Maggiori informazioni sono disponibili online
 
(9 novembre 2009) Costa d’Avorio, a una svolta la vicenda dei risarcimenti sui rifiuti tossici