Covid-2019: il virus delle violazioni

13 Luglio 2020

@KB Mpofu ILO

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di Ilaria Masinara, campaigner

La pandemia globale di Covid-19 ha sconvolto le nostre vite in modi inimmaginabili e la risposta degli stati sta avendo un impatto sui diritti umani di milioni di persone. Sono tempi straordinari ma la legge sui diritti umani è più che mai valida e Amnesty International non ha mai smesso di monitorare violazioni e abusi.

Ecco la panoramica, non esaustiva, delle segnalazioni che abbiamo raccolto a livello globale.

La maggior parte dei governi ha ratificato almeno un trattato sui diritti umani che impone di garantire il diritto alla salute e l’obbligo di assicurare, senza discriminazioni, le misure necessarie per la prevenzione, il trattamento e il controllo delle malattie.

A Hong Kong, uno dei primi paesi colpiti dal Covid-19, una Ong locale ha osservato che quasi il 70 per cento delle famiglie a basso reddito non poteva permettersi di acquistare i dispositivi di protezione, compresi mascherine e disinfettanti. Se gli stati approvano l’uso di tali articoli, devono assicurarsi che tutti possano accedervi.

Un altro aspetto critico è il diritto di essere informati. Nel dicembre 2019, i medici di Wuhan, in Cina, dove è stato segnalato per la prima volta il virus, hanno condiviso con i colleghi le loro paure per i pazienti con sintomi respiratori. Sono stati immediatamente messi a tacere dalle autorità locali, una decisione che ha messo a rischio la salute di tutti.

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