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Amnesty International e Human Rights Watch hanno chiesto al governo di Cuba la scarcerazione immediata e priva di condizioni di Maykel Castillo Pérez e Luis Manuel Otero Alcántara, due artisti il cui processo inizierà il 30 maggio.
Otero Alcántara, artista visivo, e Castillo Pérez, un rapper noto col nome d’arte “Osorbo”, sono in detenzione preventiva rispettivamente da quasi e da oltre un anno.
Otero Alcántara, esponente del Movimento San Isidro nato per contestare la censura governativa sull’arte, è stato arrestato l’11 luglio 2021 per aver pubblicato un video nel quale aveva dichiarato di voler aderire alle proteste in programma quel giorno in varie città di Cuba.
Castillo Pérez, uno degli autori di “Patria e vita”, brano diventato l’inno delle proteste popolari, è stato arrestato il 18 maggio 2021. La sua famiglia ha appreso la notizia dell’arresto solo due settimane più tardi, dopo che il Comitato delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate aveva chiesto alle autorità cubane di notificare dove fosse detenuto. Secondo il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sugli arresti arbitrari, Castillo Pérez è stato arrestato oltre 120 volte per aver preso parte a manifestazioni pacifiche e aver criticato il governo.
La pubblica accusa ha chiesto che Castillo Pérez sia condannato a dieci anni di carcere per i reati di “disordine pubblico”, “diffamazione ai danni di istituzioni e organizzazioni nazionali, eroi e martiri della nazione”, “aggressione” e “oltraggio”. Alcuni di questi reati sono relativi a post pubblicati su Facebook, altri alla partecipazione a una manifestazione del 4 aprile 2021 durante la quale alcune persone avevano impedito che Castillo Pérez venisse arrestato da un agente di polizia.
Sempre la pubblica accusa ha chiesto per Otero Alcántara, più volte nominato da Amnesty International “prigioniero di coscienza”, sette anni di carcere per “insulto a simboli nazionali” dopo che aveva tenuto sulle spalle la bandiera cubana nella performance “Drapeau”, durata un mese intero. È stato anche accusato di “disordine pubblico” e “oltraggio” per aver accompagnato Castillo Pérez e altre persone mentre, il 4 aprile 2021, cantavano “Patria e vita” e per aver rivolto “espressioni offensive” nei confronti dell’ex presidente Raúl Castro.
Le autorità cubane hanno più volte proposto a Castillo Pérez e Otero Alcántara la scarcerazione in cambio dell’esilio a tempo indeterminato, una prassi che viola il diritto di una persona di rientrare nel proprio paese. Otero Alcántara ha pubblicamente rifiutato l’offerta mentre pare che quella nei confronti di Castillo Pérez sia stata ritirata.
Sono attualmente 700 le persone detenute nelle prigioni cubane per aver criticato il governo. Negli ultimi anni, le autorità dell’Avana hanno processato, imprigionato o costretto all’esilio decine di artisti, sia del Movimento San Isidro che del gruppo “27N”, e di giornalisti.
Decine di persone arrestate nel corso delle proteste di massa del luglio 2021 hanno subito condanne fino a 30 anni di carcere per reati vagamente formulati come “disordini pubblici” e “sedizione”.