Cuba deve rispettare la libertà di stampa

12 Maggio 2010

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(3 maggio 2010)

Amnesty International ha chiesto alle autorità cubane di porre fine alla persecuzione ai danni dei giornalisti indipendenti dopo che nell’ultimo mese alcuni di essi giornalisti sono stati detenuti arbitrariamente e minacciati per aver criticato il governo.

I giornalisti che cercano di lavorare in maniera indipendente rispetto alle posizioni degli organi di stampa di proprietà dello stato sono spesso vittime di tattiche repressive e di accuse false. Questa morsa repressiva sulla libertà di espressione sembra essersi ultimamente intensificata, colpendo giornalisti, avvocati per i diritti umani e dissidenti politici.

Il giornalista Calixto Ramón Martínez Arias è stato arrestato il 23 aprile da ufficiali di sicurezza che si erano introdotti nella sua abitazione; stava seguendo la commemorazione di un prigioniero di coscienza, Orlando Zapata Tamayo, morto dopo due mesi prima dopo diverse settimane di sciopero della fame per protestare contro le condizioni di detenzione dei prigionieri di coscienza a Cuba. Yosvani Anzardo Hernández, direttore di un giornale indipendente online, in carcere dal 24 aprile, è stato interrogato per oltre sei ore sui graffiti antigovernativi trovati nella città di Holguin. Il direttore di un’agenzia di stampa, Carlos Serpa Maceira ha subito intimidazioni e minacce da parte delle autorità cubane quando ha cercato di occuparsi delle manifestazioni delle Donne in bianco.

Attualmente nelle carceri cubane vi sono 55 prigionieri di coscienza, molti dei quali condannati per aver criticato il governo e per chiesto il rispetto dei diritti umani fondamentali. Tra questo ci sono molti giornalisti indipendenti.

Diversi articoli della Costituzione cubana e del codice penale sono formulati in termini così vaghi da permettere alle autorità di usarli per infrangere la libertà di espressione. Lo stato inoltre mantiene il controllo totale delle trasmissioni televisive e della stampa e l’accesso a Internet è pesantemente limitato.

Amnesty International sollecita le autorità cubane a rivedere tutte le norme che limitano illegittimamente la libertà di espressione e a rilasciare tutti i prigionieri di coscienza subito e senza condizioni.