Cuba: rilasciare prigioniero di coscienza in sciopero della fame

13 Marzo 2011

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Amnesty International ha chiesto alle autorità cubane di rilasciare un attivista per i diritti umani, attualmente in sciopero della fame, arrestato il 9 dicembre 2010 a Guantánamo, malmenato di fronte alla figlia di 10 anni, e in attesa di essere processato alla fine del marzo 2011. Il suo caso è un altro esempio di come a Cuba i diritti alla libertà di espressione e di associazione vengano soppressi.

Néstor Rodríguez Lobaina, cofondatore e presidente del Movimento dei giovani cubani per la democrazia, è in prigione per aver organizzato una riunione nella sua abitazione, nell’agosto 2010, e per aver esposto striscioni antigovernativi al suo esterno.

All’interno del carcere di Combinado de Guantánano, Néstor Rodríguez Lobaina ha iniziato uno sciopero della fame il 15 febbraio. Il giorno dopo è stato trasferito in una cella d’isolamento e gli è stata rifiutata acqua per otto giorni. Le sue condizioni di salute sono peggiorate e il 28 febbraio è stato ricoverato nella struttura medica della prigione. Il 1° marzo è stato ricoverato all’ospedale provinciale Augustino Neto.

Durante la detenzione, Néstor Rodríguez Lobaina ha dichiarato di essere stato picchiato e minacciato da altri detenuti.