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La Sezione Italiana di Amnesty International è orgogliosa di patrocinare l’uscita in Italia del film ‘Il segreto di Esma’ (distribuito da Istituto Luce), diretto da Jasmila Zbanic, vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino 2006.
Il titolo originale del film, ‘Grbavica’, è il nome di uno dei quartieri di Sarajevo, capitale della Bosnia Erzegovina, dove la guerra del 1992-95 fu più cruenta.
La storia, tutta al femminile, di Esma e di sua figlia Sara, 12 anni, frutto di uno stupro etnico durante la detenzione in un campo di prigionia, è emblematica del periodo post-conflitto che sta attraversando il paese balcanico.
Si tratta di un periodo che, per quanto riguarda la situazione dei diritti umani, presenta ancora molti punti negativi: l’assenza di giustizia per le migliaia di donne vittime di stupro è un problema che rischia di avere ripercussioni sullo sviluppo stesso del paese. Una vigorosa campagna di organizzazioni non governative ha contribuito, negli anni ’90, a far riconoscere lo stupro come crimine di guerra. Tuttavia, l’impunità nei confronti dei responsabili è pressoché totale. Solo alcune persone che si sono macchiate di crimini di guerra hanno risposto dei loro atti davanti al Tribunale internazionale per l’ex Jugoslavia. La maggior parte dei responsabili di stupro e di altre violenze sessuali è alla macchia o, peggio, continua a vivere tranquillamente, spesso fianco a fianco alle tante ‘Esma’.
Amnesty International condivide le parole della regista, secondo la quale ‘Grbavica è prima di tutto una storia d’amore. Su un amore che non è puro, perché è stato contaminato dall’odio, dal disgusto, da un trauma, dalla disperazione. (…) Grbavica parla anche di verità, un potere cosmico necessario al progresso, di cui la società in Bosnia Erzegovina ha molto bisogno nella sua lotta per il raggiungimento della maturità’.
Amnesty International lega molto volentieri la sua voce a quella di Jasmila Zbanic e auspica che ‘Il segreto di Esma’ contribuisca a rafforzare la campagna perché vi siano verità e giustizia per le donne della Bosnia Erzegovina. L’organizzazione per i diritti umani è impegnata perché Grbavica torni a essere un quartiere di Sarajevo e non un luogo in cui fantasmi del passato presidiano ogni angolo e ogni incrocio.
FINE DEL COMUNICATO Roma, 25 ottobre 2006
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