Dare la vita, rischiare la morte

4 Febbraio 2010

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Dare la vita, rischiare la morte: la mortalità materna in Burkina Faso

Il giorno del parto era in buona salute, aveva lavorato senza problemi…In serata, quando sono iniziate le doglie, è andata a casa di sua madre, che più tardi è venuta ad avvisarmi che Safiatou non stava bene, così abbiamo deciso di portarla in clinica. Io non ho una motocicletta e sono andato a cercarne una. Questo ci ha fatto perdere tempo‘. Safiatou, donna del Burkina Faso, è morta poche ore dopo aver dato alla luce il suo bambino.

Ogni anno, in Burkina Faso, oltre 2000 donne perdono la vita per complicazioni legate alla gravidanza e al parto. Alcune donne muoiono perché non possono raggiungere le strutture mediche in grado di curarle o perché vi arrivano troppo tardi. Molte perdono la vita perché non possono pagare le parcelle del personale medico. Altre muoiono a causa delle carenze di sangue, farmaci, attrezzature o personale medico qualificato. La maggior parte di queste morti può essere evitata.

In questi anni, il governo del Burkina Faso, con l’aiuto dei donatori internazionali, ha fatto progressi nella riduzione del livello della mortalità materna, tuttavia le gravidanze di molte donne, soprattutto di quelle povere e che vivono nelle aree rurali, finiscono troppo spesso in tragedia.

Amnesty International chiede al governo del Burkina Faso di rendere gratuite le cure per la salute materna, di migliorarne la qualità aumentando le attrezzature e il personale, formando quest’ultimo e mettendo in atto un sistema che accerti la responsabilità per contrastare le carenze interne del sistema sanitario, l’insufficienza di scorte e i comportamenti sbagliati del personale medico.

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