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La richiesta, da parte del procuratore capo del Tribunale penale internazionale, di un mandato d’arresto nei confronti del presidente sudanese al Bashir è, secondo Amnesty International, un importante passo avanti per assicurare che i responsabili di gravi violazioni dei diritti umani siano chiamati a rispondere del proprio operato. Ė quanto del resto Amnesty International chiede incessantemente da anni, nei confronti di tutte le parti coinvolte nel conflitto in Darfur. Amnesty International sollecita il governo del Sudan a garantire che la richiesta del Tribunale penale internazionale non abbia un effetto negativo sul dispiegamento della missione congiunta Unamid e sull’accesso in Darfur degli organismi umanitari.
FINE DEL COMUNICATO Roma, 14 luglio 2008
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