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Le autorità della Costa d’Avorio stanno trattenendo senza accusa almeno 50 persone legate all’ex presidente Laurent Gbagbo, a sua volta in carcere.
Almeno 21 sostenitori di Gbagbo, tra cui l’ex primo ministro e l’ex ministro degli Affari esteri, sono trattenuti all’interno dell’Hotel Pergola di Abidjan. Altri, tra cui lo stesso ex presidente, sua moglie Simone Gbagbo e Pascal Affi N’guessan (presidente del Fronte popolare ivoriano) sono agli arresti a Korhogo, Bouna e Odienné, nel nord del paese.
Amnesty International ritiene che alcune delle persone agli arresti siano prigionieri di coscienza e nutre preoccupazione per la situazione di 23 agenti di polizia e militari, detenuti a Korhogo e la cui vita potrebbe essere a rischio.
L’organizzazione per i diritti umani ha ottenuto accesso all’Hotel Pergola e ha incontrato i detenuti. Alcuni di essi hanno dichiarato di essere stati picchiati dalle forze leali al presidente Alassane Ouattara, alla presenza di soldati francesi e delle Nazioni Unite. Altri hanno raccontato di essersi recati volontariamente all’Hotel, nei giorni successivi all’arresto di Gbagbo, pensando che si trattasse di un luogo sicuro, presidiato dalle forze delle Nazioni Unite, per stare al riparo da rappresaglie.
(13 aprile 2011) Costa d’Avorio: basta alle rappresaglie contro presunti sostenitori di Gbagbo