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In occasione del 18esimo anniversario dell’apertura del centro penitenziario statunitense di Guantánamo Bay, l’11 gennaio Amnesty International Usa e altre organizzazioni per i diritti umani chiederanno al governo degli Stati Uniti di chiudere la prigione e mettere fine ad anni di violazioni dei diritti umani.
“Dopo 18 vergognosi anni e dopo tre presidenti Guantánamo continua a restare aperta. Persone a cui non è mai stato concesso un processo sono ancora detenute e invecchiano con la prospettiva di trascorrervi il resto della propria esistenza e morire lontanissimi dalle proprie famiglie e dai propri cari, che non vedono da anni“, ha dichiarato Daphne Eviatar, direttrice del programma Sicurezza e diritti umani di Amnesty International Usa.
“Guantánamo dovrebbe essere stata chiusa ormai da tempo e tutti gli uomini autorizzati al rilascio trasferiti nei paesi che si erano dichiarati disposti ad accoglierli“, ha aggiunto.
Durante la manifestazione, gli attivisti indosseranno tute arancioni e cappucci neri, simbolo delle centinaia di detenuti che sono stati imprigionati a Guantánamo. Durante un corteo funebre, che partirà dalla Casa Bianca e arriverà al Trump hotel, verranno portate nove bare, come le persone decedute nella prigione.
Attualmente a Guantánamo sono detenute 40 persone, tutte musulmane di sesso maschile, molte delle quali vi hanno subito torture.Parecchi presentano problemi di salute conseguenza degli anni passati in detenzione, delle torture e di altri maltrattamenti. Alcuni restano in carcere nonostante da anni sia stato accordato loro il trasferimento. Tra questi, Toffiq al-Bihani, in carcere da otto anni senza processo. Amnesty International Usa da tempo sostiene il suo rilascio e i manifestanti distribuiranno cartoline sul suo caso da inviare al dipartimento della Difesa. La prigione resta aperta a oltranza sulla scorta di un decreto firmato dal presidente Trump.
La manifestazione è organizzata da Amnesty International Usa, Witness Against Torture, Defending Rights & Dissent, Center for Constitutional Rights, CAIR, September 11th Families for Peaceful Tomorrows, the World Can’t Wait, CODEPINK: Women for Peace, National Religious Campaign Against Torture, Close Guantanamo, Tsuru for Solidarity, and Justice for Muslims Collective.