Elisângela Leite/Anistia Internacional
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Amnesty International ha chiesto alle autorità turche di garantire il pacifico svolgimento del Pride in programma domenica 30 giugno a Istanbul, la cui organizzazione sta andando avanti nonostante il divieto emesso dal governatore della provincia, in gran parte coincidente con la città metropolitana.
“Saremo accanto alle migliaia di coraggiose persone che sfileranno nelle strade di Istanbul, sfidando un divieto illegale e probabilmente ancora una volta proiettili di plastica, manganellate e lanci di gas lacrimogeni da parte della polizia”, ha dichiarato Sara Hall, vicedirettrice di Amnesty International per l’Europa.
“Negando tutti i luoghi indicati, compresi quelli previsti per le proteste, le autorità hanno mostrato cosa si celi davvero dietro il divieto: non ha niente a che vedere con questioni di sicurezza ma con la volontà di cancellare la presenza pubblica collettiva di un gruppo di persone definite ‘socialmente discutibili’ dal governatore”, ha aggiunto Hall.
“C’è ancora tempo per rivedere la decisione e consentire che, per la prima volta dal divieto del 2015 e per la prima volta dalla fine dello stato d’emergenza, l’annuale celebrazione istanbuliota dell’amore, dell’inclusione e della diversità si svolga libera dalle minacce e dalle intimidazioni dello stato. Chiediamo alle autorità che quest’anno nelle strade di Istanbul ci sia solo amore, e non sangue”, ha concluso Hall.