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Amnesty International ha sollecitato le forze di sicurezza egiziane ad adottare misure urgenti per evitare ulteriori bagni di sangue nello sgombero dei sit-in dei sostenitori di Mohamed Morsi. Ricercatori dell’organizzazione per i diritti umani sono al Cairo per verificare quanto accaduto.
‘La promessa fatta dalle autorità di ricorrere a metodi letali per disperdere le proteste solo in casi estremi è stata tradita. Troppo spesso, in passato, le forze di sicurezza hanno usato la forza eccessiva contro i dimostranti, con conseguenze catastrofiche’ – ha dichiarato Philip Luther, direttore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.
‘Le forze di sicurezza hanno il dovere di prevenire ulteriori perdite di vite umane. Questa dev’essere una priorità immediata’ – ha aggiunto Luther.
L’accesso agli ospedali principali nell’area di Rabaa al-Adawiya risulta limitato dalle forze di sicurezza.
‘In primo luogo, i feriti devono poter avere accesso alle cure mediche senza ostacoli. Le autorità devono garantire un’uscita sicura a tutte le persone che vogliono abbandonare le manifestazioni’ – ha concluso Luther.
Da quando il presidente Mohamed Morsi è stato deposto, sono morte oltre 200 persone nel corso di scontri e violenze politiche.
Egitto: la situazione dei diritti umani dopo la deposizione del presidente Morsi
FINE DEL COMUNICATO Roma, 14 agosto 2013
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