Egitto, il Parlamento approva gli emendamenti alla Costituzione nel completo disprezzo per i diritti umani

17 Aprile 2019

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Il 16 aprile il Parlamento egiziano ha approvato una serie di emendamenti alla Costituzione che, se ratificati dal referendum previsto entro 30 giorni, consentiranno al presidente al-Sisi di rimanere al potere fino al 2024 senza elezioni e di presentarsi alle successive elezioni per un ulteriore mandato di sei anni.

La decisione di sottoporre gli emendamenti costituzionali a un referendum, nel contesto dell’attuale repressione ai danni della libertà d’espressione e delle gravi limitazioni cui sono sottoposti i partiti politici e i mezzi d’informazione indipendenti, è la prova del disprezzo del governo egiziano per i diritti di tutti i cittadini del paese”, ha dichiarato Magdalena Mughrabi, vicedirettrice per il Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International.

Questi emendamenti espandono l’impiego dei tribunali militari per processare imputati civili, pregiudicano l’indipendenza del potere giudiziario e aumentano l’impunità per le violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di sicurezza, rafforzando il clima già esistente di repressione nel paese”, ha aggiunto Mughrabi.

Anziché rispettare gli obblighi dell’Egitto in materia di diritti umani, i parlamentari hanno deciso di approvare emendamenti che faciliteranno la repressione della libertà d’espressione, di manifestazione e di associazione ed esacerberanno la crisi dei diritti umani nel paese”, ha sottolineato Mughrabi.

Consulta l’analisi approfondita, in lingua inglese, dell’impatto degli emendamenti costituzionali sui diritti umani.