Egitto, inizia la Cop27 tra le proteste: almeno 151 indagati, centinaia interrogati e poi rilasciati

6 Novembre 2022

© Sean Gallup/Getty Images

Tempo di lettura stimato: 2'

Nelle ultime due settimane centinaia di persone sono state arrestate in Egitto per aver invocato proteste durante la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (Cop27).

Almeno 151 delle persone arrestate sono attualmente indagate dal Tribunale supremo per la sicurezza dello stato. Altre sono sottoposte a sparizione forzata.

Nei mesi che hanno preceduto la Cop27, a seguito della decisione del presidente egiziano al-Sisi di riattivare la Commissione presidenziale per la grazia, sono stati scarcerati 766 prigionieri. Nello stesso periodo il numero delle persone arrestate per aver esercitato il diritto alla libertà di espressione e di associazione è stato il doppio: 1540.

Almeno 60 detenuti di cui era stata disposta la scarcerazione sono stati sottoposti al sistema della “rotazione”, ossia raggiunti da nuove pretestuose accuse e ancora una volta imprigionati.

A Sharm el-Sheikh, sede della Cop27, è richiesto a chiunque voglia organizzare una protesta di informare le autorità con 36 ore di anticipo e mostrare agli organizzatori un badge della conferenza. Le proteste saranno consentite solo tra le 10 e le 17 in un’area lontana dalla sede della conferenza e controllata da telecamere.