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‘Il governo egiziano dovrebbe assumere un approccio basato sulla persuasione, sul negoziato, sulla mediazione, evitando il ricorso alla forza, così come raccomandato dagli standard internazionali’ – ha dichiarato Hassiba Hadj Sahraoui, vicedirettrice del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.
In un discorso televisivo, il governo ha annunciato che i sit-in pro-Morsi saranno d’ora in avanti considerati ‘una minaccia alla sicurezza nazionale’, senza menzionare in alcun modo le eventuali misure adottate per ridurre al minimo gli scontri violenti ed evitare morti e feriti.
Nel fine settimana precedente, l’intervento delle forze di sicurezza nei confronti di una protesta nel pressi di Rabaa al-Adawya aveva provocato la morte di oltre 70 persone.
‘L’uso della violenza da parte di alcuni manifestanti non può costituire il pretesto per impedire ad altri di esercitare il loro diritto di protesta pacifica. Le autorità egiziane sono obbligate a rispettarlo e la decisione di disperdere le manifestazioni dev’essere considerata solo come estrema risorsa’ – ha aggiunto Sahraoui.