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Il 17 dicembre 2018, dopo oltre un anno e mezzo di detenzione preventiva, un tribunale di El Salvador ha rimesso in libertà Imelda Cortez, una ragazza di 20 anni che rischiava di trascorrerne altrettanti in carcere.
Imelda era rimasta incinta dopo l’ennesimo stupro subito dall’anziano padrino, che la violentava sin da quando aveva 12 anni.
Nell’aprile 2017, accortasi che era dolorante e stava sanguinando, la madre di Imelda aveva portato la figlia in ospedale. I medici del pronto soccorso, sospettando che si trattasse di un aborto, avevano chiamato la polizia e poi praticato un parto cesareo d’urgenza.
La bambina era viva e in salute. Imelda, dopo una settimana di ricovero in ospedale, era stata arrestata per il reato di “tentato omicidio”.
Il divieto assoluto d’aborto nel paese centroamericano causa la criminalizzazione e la persecuzione giudiziaria di molte giovani donne.
A seguito delle campagne delle associazioni locali e delle organizzazioni internazionali per i diritti delle donne, negli ultimi anni diverse di loro sono state scarcerate.
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