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La Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio propone a tutti i candidati e le candidate alle prossime elezioni amministrative di giugno di fare proprio il vademecum per una comunicazione politica e pubblica libera dai discorsi d’odio.
Come dimostrano i monitoraggi periodici sull’uso e la diffusione di discorso d’odio online (come i Barometri dell’odio di Amnesty o le Mappe dell’intolleranza di VoxDiritti), e come raccontano le cronache – non solo quelle politiche – relative a casi di incitamento all’odio tanto verso avversari/avversarie politici/politiche quanto verso privati/e cittadini e cittadine, la presenza di hate speech nel discorso pubblico è sensibilmente aumentata negli ultimi anni, avvelenando sempre più il linguaggio e il dibattito politico. L’estrema polarizzazione del dibattito su temi sensibili (la pandemia, l’attuale situazione internazionale) ha inoltre incrementato la produzione e diffusione di discorsi d’odio, online e offline.
Consapevoli dei guasti che il discorso d’odio può produrre nel fomentare le discriminazioni e nell’invadere spazi di confronto democratico, e dando seguito all’analoga campagna lanciata nel settembre 2021 in occasione delle precedenti elezioni amministrative), la Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio chiede che nella comunicazione pubblica e istituzionale i candidati e le candidate, nonché i loro staff e social media manager, si impegnino a:
Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio