Tempo di lettura stimato: 2'
Amnesty International da anni combatte per il superamento, in Italia, di ogni forma di discriminazione subita dalla comunità Lgbtqia+. In questo ambito chiede non solo la previsione del matrimonio egualitario, ma anche la garanzia di pari diritti ai figli di coppie omogenitoriali.
L’iniziativa del prefetto di Milano che, attraverso una circolare diffusa il 10 marzo in cui interpella il ministero dell’Interno, rivolgendosi al Comune di Milano, puntualizza secondo quanto riportano i media che “non è consentita in Italia la registrazione nell’atto di nascita dei bambini nati da coppie dello stesso sesso”, non solo non protegge in alcun modo i figli delle coppie omogenitoriali, ma nega loro la possibilità di godere a pieno del “dovere e diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli” previsto dall’articolo 30 della Costituzione.
“Il percorso intrapreso dal Comune di Milano attraverso il riconoscimento giuridico della condizione famigliare dei figli di coppie omogenitoriali è da considerarsi una pratica da copiare, non un’anomalia da fermare” ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
“È necessario un intervento legislativo a livello nazionale, affinché a ogni persona siano garantiti pari diritti, a prescindere da sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere propri o dei genitori”, ha concluso Noury.