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‘L’aggressione all’attivista per i diritti umani Lev Ponomarev, di 67 anni, deve essere oggetto di indagini complete e indipendenti da parte delle autorità russe e i responsabili devono essere portati di fronte alla giustizia‘ – ha affermato Amnesty International.
‘Troppe violazioni contro attivisti per i diritti umani e della società civile, avvocati e giornalisti sono rimaste senza giustizia e i responsabili ritengono di poter agire nella totale impunità‘ – ha dichiarato Nicola Duckworth, direttrice del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International.
‘Il presidente Dmitry Medvedev e il governo russo devono condannare apertamente il crescente clima d’intolleranza nei confronti dei difensori dei diritti umani e mandare il messaggio che queste violazioni, sia se commesse da cittadini privati che da funzionari statali, non saranno tollerate. Il continuo silenzio di fronte alle recenti minacce e aggressioni equivarrà a condonare questi crimini‘.
Secondo l’Organizzazione non governativa ‘Per i diritti umani’, di cui Lev Ponomarev è direttore, l’uomo sarebbe stato aggredito da tre uomini nella tarda serata del 31 marzo, nei pressi della sua abitazione a Mosca. È stato spinto a terra, colpito con calci e picchiato.
Lev Ponomarev da decenni denuncia numerose violazioni dei diritti umani nella Federazione russa. Di recente, ha severamente criticato la gestione da parte delle autorità russe del caso relativo alla compagnia petrolifera Yukos. Un nuovo processo contro gli ex dirigenti della Yukos, Mikhail Khodorkovskii e Platon Lebedev, è iniziato il 3 marzo a Mosca. Poco prima dell’aggressione, Lev Ponomarev aveva incontrato Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, Relatrice dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, per discutere delle denunce di abusi nel sistema di giustizia penale, che avrebbero una motivazione politica, nell’ambito di questo processo.
Lev Ponomarev ha anche criticato ripetutamente il sistema penale. Alla conferenza stampa del giugno 2008, durante la quale ha descritto i maltrattamenti dei detenuti nelle colonie penali, è stato attaccato da un gruppo di giovani, presumibilmente per conto di un parlamentare russo. Un giovane ha lanciato delle uova contro Lev Ponomarev e un’altra attivista per i diritti umani, Ludmilla Alekseeva, direttrice del Gruppo Helsinki di Mosca.
Alla fine del 2008, Lev Ponomarev ha riferito alla sua famiglia che credeva di essere sotto sorveglianza.