Ferguson, Usa: la polizia rispetti il diritto di manifestazione pacifica

24 Novembre 2014

Tempo di lettura stimato: 3'

A seguito della decisione del Gran giurì di non incriminare l’agente accusato di aver ucciso Michael Brown il 9 agosto a Ferguson, Missouri, Amnesty International ha sollecitato le forze di polizia a non ricorrere alla forza eccessiva nei confronti dei manifestanti che sono scesi in strada per protestare contro il verdetto.

‘Non può esserci una ripetizione delle violazioni dei diritti umani accadute durante le manifestazioni di agosto. Il diritto di manifestare pacificamente è un diritto umano che va protetto con attenzione. Le forze di polizia devono rispettarlo e facilitarlo, non ostacolarlo’ – ha dichiarato Steven W. Hawkins, direttore esecutivo di Amnesty International Usa.

‘La gente deve essere assicurata che verranno prese misure per impedire l’uso della forza eccessiva o non necessaria. L’operato delle forze di polizia nei prossimi giorni sarà determinante per comprendere se la lezione di agosto sarà stata imparata o meno. Amnesty International e il mondo intero l’osserveranno’ – ha aggiunto Hawkins.

In occasione delle proteste successive all’uccisione di Michael Brown, le forze di polizia fecero ricorso a tattiche estremamente dure e a metodi repressivi per stroncare manifestazioni in larga parte pacifiche. Amnesty International ne aveva riferito nel suo rapporto ‘Sulle strade d’America: violazioni dei diritti umani a Ferguson‘, pubblicato il 24 ottobre, contenente l’analisi fatta dai suoi osservatori sul campo rispetto ai metodi usati dalle forze di polizia, tra cui il rifiuto di consentire raduni pacifici.

Il rapporto aveva messo in evidenza come le leggi in vigore del Missouri consentissero in modo ampio l’uso della forza letale, in contrasto con gli standard internazionali che ne prevedono il ricorso solo quando strettamente inevitabile per proteggere vite umane.

Amnesty International sta monitorando lo svolgimento delle proteste e la risposta delle forze di polizia.