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Il Festival CinemAmbiente (Torino, 16 – 21 ottobre) continua l’importante collaborazione con la Sezione Italiana di Amnesty International e per il terzo anno presenta una sezione dedicata al tema dei diritti umani, attraverso le immagini di film e le voci di testimoni.
Quest’anno il tema della sezione è il 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, la carta con la quale la comunità internazionale nel 1948 ha riconosciuto eguaglianza, giustizia e diritto quali principi universali. A distanza di 60 anni uno scarto drammatico separa le promesse iniziali dall’attuale comportamento dei governi: sono molti i paesi che violano sistematicamente i diritti umani sanciti nella Dichiarazione universale e tradiscono gli ideali che l’hanno ispirata. Nel preoccupante panorama di violazioni, guerre dimenticate e crisi umanitarie, la selezione dei documentari e incontri ha scelto due aree emblematiche del mondo, il Tibet e il Sudan, a cui si collegano temi scottanti quali la tortura e l’uso dei bambini soldato.
Programma delle proiezioni e della tavola rotonda di ‘Focus Diritti Umani’ a CinemAmbiente
16 – 21 ottobre
Torino, Cinema Massimo, Via Verdi 18
ingresso libero
Le proiezioni:
Darfur Now (USA, 2007, video, col., 99′) regia di Theodore Braun
In una delle zone più calde del mondo, le milizie dei janjawid sostenute dal governo del presidente Al-Bashir compiono uccisioni e violenze e praticano una vera e propria pulizia etnica. Il documentario segue l’operato di sei persone, all’interno del Darfur e in giro per il mondo, accomunate dall’impegno per porre fine alla crisi regione. Una storia di speranza in quella che è una delle ore più buie dell’umanità, un richiamo all’azione di tutti per far terminare la tragedia che si sta compiendo in Sudan.
sabato 18 ottobre h. 16.30
Do-it-yourself (Belgio, 2007, 35 mm, col., 13′) regia di Eric Ledune
Cortometraggio di animazione, esplora in maniera divertente e didattica vari modi di praticare senza errori diverse tecniche di tortura efficaci e affascinanti. Ironica e amara video-provocazione per affrontare un argomento come la tortura, purtroppo oggi non più appannaggio solo delle dittature.
martedì 21 ottobre h. 16.30
Fire under the Snow (USA,/Giappone, 2008, video, col., 75′), regia di Makoto Sasa
La tragedia dell’oppressione del popolo tibetano attraverso l’eccezionale storia del monaco Palden Gyatso. Arrestato nel 1959 dall’esercito cinese, ha trascorso 33 anni fra carcere e campi di lavoro, subendo pesantissime torture e privazioni. Ma il suo spirito non è stato piegato, e da quando è stato liberato – anche grazie all’intervento di Amnesty International – gira il mondo per sostenere la causa tibetana.
Presenti Palden Gyatso e regista
domenica 19 ottobre h. 18.30
Sous la cagoule. Un voyage au bout de la torture Sotto il cappuccio. Un viaggio ai confini della tortura (Canada, 2008, video, col. 107′) regia di Patricio Henríquez
Un’analisi approfondita e un interessante quadro di insieme sull’utilizzo della tortura tra passato e presente, partendo dall’Inquisizione per ripercorrere le storie odierne di persone torturate illegalmente, dalla Francia al Sud America, passando per l’Iraq, l’Afghanistan e gli Stati Uniti. Il documentario ricostruisce anche i collegamenti tra le tecniche di tortura praticate dagli Stati Uniti e poi trasferite alle dittature del Sud America che ne hanno fatto ampio uso nei decenni scorsi.
martedì 21 ottobre h. 16.45
War Child (USA, 2008, video, col., 93′) regia di C. Karim Chrobog
La storia di Emmanuel Jal, da bambino soldato a giovane promessa dell’hip hop interna-zionale. A sette anni è stato trascinato nella guerra civile del Sudan, diventando uno dei 10.000 bambini arruolati durante i due decenni di conflitto. Dopo quasi cinque anni nell’esercito di liberazione del Sud Sudan, è fuggito insieme agli amici, avventurandosi in un angoscioso viaggio a cui sono sopravvissuti in pochi. Jal non ha mai perso la speranza e oggi usa la musica per svegliare le coscienze sulla crisi umanitaria in Sudan e sulla situazione dei bambini soldato nel mondo.
Presente Evans Maendeh, co-protagonista del documentario.
lunedì 20 ottobre h. 20.30
martedì 21 ottobre h. 9.30 – proiezione per le scuole superiori (su prenotazione)
La tavola rotonda
sabato 18 ottobre h. 18.30
1948 – 2008: LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE E LE PROMESSE INFRANTE
Il 10 dicembre 1948 gli Stati membri delle Nazioni Unite adottarono la Dichiarazione universale dei diritti umani, con la quale la comunità internazionale si impegnava, alla fine della seconda guerra mondiale, a garantire eguaglianza, giustizia e stato di diritto per tutti i cittadini del mondo. A distanza di sessanta anni, uno scarto drammatico separa le promesse iniziali dall’attuale comportamento dei governi: sono molti i paesi che violano sistematicamente i diritti umani sanciti nella Dichiarazione universale e tradiscono gli ideali che l’hanno ispirata.
Un incontro, organizzato in collaborazione con Amnesty International, per porre l’attenzione su alcune aree di crisi e riflettere sulla difficoltà della giustizia internazionale nell’assicurare la protezione dei diritti umani e nel prevenire crisi umanitarie.
Intervengono:
Palden Gyatso
monaco tibetano detenuto per oltre 30 anni nelle carceri cinesi, adottato da Amnesty International come prigioniero di coscienza, protagonista del documentario Fire under the Snow.
Evans Maendeh
ex bambino soldato sudanese, autore del libro Child Soldier e fondatore della South Sudan Artists Association, co-protagonista di Warchild.
Moni Ovadia
attore e scrittore, esponente del teatro d’impegno civile, impegnato nel recupero e rielaborazione del patrimonio culturale e artistico degli ebrei dell’Europa orientale.
Intervento attraverso un messaggio video:
Chiara Pallanch
responsabile della campagna per i diritti umani in Darfur presso il Segretariato Internazionale di Amnesty International.
Makoto Sasa
filmmaker giapponese residente negli Stati Uniti, autrice, regista e co-produttrice del documentario Fire under the Snow.
Carlos Villán Durán
presidente dell’Associazione spagnola per l’applicazione del diritto internazionale dei diritti umani, già membro dell’Ufficio dell’Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Introduce e modera:
Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International
Per ulteriori informazioni: www.cinemambiente.it