Francia: 150 rom sgomberati illegalmente nei pressi di Parigi

16 Ottobre 2012

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La mattina del 15 ottobre circa 150 rom romeni della periferia di Parigi, tra cui una sessantina di bambini, sono rimasti senza un posto dove stare, dopo aver subito lo sgombero forzato e la distruzione delle abitazioni in cui vivevano da due anni.

Quello eseguito a Noisy-le-Grand, nel dipartimento di Seine-Saint-Denis, a est della capitale, è solo il più recente di una serie di sgomberi forzati avvenuti in Francia negli ultimi mesi.

Come in passato, le autorità francesi sono venute meno all’obbligo internazionale di garantire un alloggio alternativo adeguato.

Quanto all’obbligo di consultazione e notifiche preventive, dopo l’ordinanza di sgombero emessa da un tribunale di Bobigny ad aprile (poi rinviato per dare tempo ai residenti di trovare per conto loro una soluzione abitativa alternativa), la prefettura di Seine-Saint-Denis aveva convocato una riunione cui avevano preso parte alcune associazioni ma non le comunità rom, non invitate.

In quella riunione non era stata indicata una data precisa per lo sgombero. Nella settimana precedente lo sgombero, tuttavia, agenti della prefettura si erano recati al campo per avvisare che l’operazione avrebbe avuto luogo la mattina del 15 ottobre. A settembre, agenti spesso in borghese avevano ammonito che prima o poi il campo sarebbe stato sgomberato.

Alle 8.15 del 15 ottobre, 10 furgoni della polizia hanno circondato il campo, dando ai residenti un’ora per raccogliere le loro cose e andarsene. Alla scadenza dell’ultimatum, il campo è stato raso al suolo.