Francia: sospendere l’uso dei proiettili di gomma e vietare le granate esplosive

6 Maggio 2019

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Amnesty International chiede alla Francia di sospendere l’uso dei proiettili di gomma e vietare le granate esplosive contenenti gas lacrimogeno durante le proteste

Secondo dati ufficiali dal novembre 2018, quando sono iniziate le proteste dei cosiddetti “gilet gialli”, sono stati feriti oltre 2200 manifestanti e 1500 agenti delle forze di polizia.

Nel marzo 2019 l’Ispettorato generale della polizia nazionale (Igpn) e l’Ispettorato generale della gendarmeria nazionale (Iggn), gli organismi incaricati di indagare sull’uso eccessivo della forza da parte di agenti di polizia e gendarmi, si stava occupando di 83 denunce presentate da manifestanti che erano rimasti feriti da proiettili a impatto cinetico ossia proiettili di gomma esplosi dai Lanciatori di proiettili a scopo di difesa (Lbd 40).

Fonti non ufficiali stimano che il numero dei feriti da proiettili di gomma sia più elevato. Secondo il giornalista David Dufresne, sarebbero 282. In altri 32 casi le ferite sono state causate dalle granate Gli-F4 che esplodono gas lacrimogeni: in particolare, 23 persone hanno perso la vista da un occhio dopo essere state colpite da proiettili di gomma, cinque hanno perso l’uso di una mano per lo stesso motivo e altre cinque dopo essere state colpite da una granata.

L’uso dei proiettili di gomma

I proiettili a impatto cinetico possono causare gravi ferite, specialmente se il punto d’impatto è la testa, il volto o il tronco superiore. Per rispettare i principi di necessità e proporzionalità e, più in generale, il diritto alla vita e all’integrità fisica, le forze di polizia devono usare proiettili di gomma non per disperdere la folla ma solo per fermare singole persone che stanno commettendo atti di violenza contro altre persone, quando è possibile prendere di mira specificamente quelle persone e non la folla con colpi a casaccio. I proiettili di gomma non devono essere esplosi facendoli rimbalzare sul terreno e devono essere indirizzati alle parti basse del corpo per minimizzare le ferite.

Secondo la legge francese l’uso della forza, anche attraverso l’impiego di determinate armi, è consentito per disperdere una manifestazione pubblica che può costituire una minaccia all’ordine pubblico. In questi casi, la forza può essere usata solo quando strettamente necessaria per proteggere l’ordine pubblico e in modo proporzionale alla minaccia all’ordine pubblico contro cui viene usata. L’uso della forza è inoltre consentito dopo due preavvisi, a meno che le forze di polizia non stiano subendo violenza da parte dei manifestanti o non possano difendere la loro posizione. In queste circostanze le forze di polizia possono usare armi come i proiettili a impatto cinetico senza dare preavviso.

Ulteriori disposizioni sono contenute nelle linee guida per le forze di polizia e la gendarmeria del 2014. Gli agenti possono usare proiettili a impatto cinetico solo se hanno ottenuto l’autorizzazione a seguito di addestramento e su ordine dei superiori. I proiettili di gomma non possono essere indirizzati alla testa del bersaglio. Prima di sparare, gli agenti di polizia devono valutare attentamente il contesto per evitare che non siano colpite altre persone e che quella presa di mira non sia in condizioni di vulnerabilità (ad esempio, sia già ferita, sia incinta o abbia disabilità). Non è prevista una distanza minima di sicurezza anche se si fa presente che le probabilità di infliggere ferite aumentano se questa è inferiore a 10 metri.

Nel gennaio 2019 l’Ombudsman francese ha espresso preoccupazioni sull’uso dei proiettili di gomma durante le manifestazioni. Ha richiamato il fatto che un terzo delle denunce ricevute per uso eccessivo della forza durante le proteste dei “gilet gialli” riguarda i proiettili di gomma e ha evidenziato l’impossibilità per gli agenti di polizia di stimare la distanza dal bersaglio e di essere certi che la persona colpita sia effettivamente quella presa di mira.

Ancora, l’Ombudsman ha fatto presente che alcune unità cui è stato assegnato il compito di mantenere l’ordine pubblico (come le Brigate anti-criminalità e le Compagnie di sicurezza e intervento) non hanno avuto un addestramento specifico.

Secondo dati ufficiali, circa l’85 per cento dei 13.460 proiettili di gomma usati finora nel corso delle proteste dei “gilet gialli” è stato esploso da agenti o gendarmi che non erano stati addestrati a funzioni di mantenimento dell’ordine pubblico.

Già nel dicembre 2017 l’Ombudsman aveva chiesto il divieto d’uso dei proiettili di gomma durante le manifestazioni. Nel febbraio 2019 il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa ha chiesto al ministro dell’Interno francese di sospenderne l’uso.

L’uso delle granate esplosive contenenti gas lacrimogeni

Le sostanze irritanti usate in situazioni di ordine pubblico, comprese quelle contenute in granate a mano o esplose da armi hanno, per la loro natura intrinseca, un effetto indiscriminato e l’elevata probabilità di raggiungere non solo chi è coinvolto in atti di violenza ma anche manifestanti pacifici o persone che stanno semplicemente assistendo agli eventi. Inoltre, possono essere usate in modo arbitrario.

Dev’essere dunque reso noto che queste sostanze devono essere usate a scopo di dispersione della folla solo quando il livello di violenza non può essere altrimenti contenuto e qualora vi siano vie di fuga o queste non siano ostruite o bloccate. Devono essere emessi preavvisi chiaramente udibili e dev’essere dato tempo sufficiente per lasciare la zona.

Secondo la legge francese, è consentito usare armi come le granate esplosive Gli-F4 contenenti sostanze irritanti essere usate per disperdere manifestazioni che possono costituire una minaccia all’ordine pubblico dopo aver dato due preavvisi.

Le granate Gli-F4 contengono gas lacrimogeno ed esplosivo Tnt. Possono essere lanciate a mano o da un’arma da lancio. Hanno un effetto assordante, misurabile in 165 decibel a cinque metri di distanza.

Nel 2014 il ministero dell’Interno ha confermato l’uso delle granate Gli-F4 nelle manifestazioni pubbliche vietando invece quelle di tipo Of-F1 dopo la morte di un manifestante pacifico, Rémi Fraisse. Nel giugno 2018 il ministero dell’Interno ha deciso di non rifare scorte delle granate Gli-F4 che dunque saranno usate fino ad esaurimento.

I rischi associati all’uso delle granate Gli-F4 sono evidenti, considerato che l’effetto esplosivo e assordante potrebbe impedire ai manifestanti di disperdersi rapidamente. Nel 2017 l’Ombudsman ha espresso preoccupazione per l’uso delle granate Gli-F4 a causa delle sostanze pericolose in esse contenute.

Le richieste di Amnesty International

Considerato il numero di manifestanti che hanno riportato gravi ferite dopo essere stati colpiti dai proiettili di gomma e l’assenza di addestramento specifico per alcune unità di polizia incaricate del mantenimento dell’ordine pubblico, Amnesty International chiede al ministro dell’Interno francese di sospenderne l’uso fino a quando le autorità non avranno valutato in modo approfondito e indipendente l’accuratezza e la precisione di tali armi.

Amnesty International chiede inoltre al ministro dell’Interno di vietare l’uso delle granate esplosive contenenti gas lacrimogeno Gli-F4 a causa della pericolosità e della contraddittorietà degli effetti prodotti: l’esplosione e il rumore potrebbero rendere incapaci le persone di disperdersi, che dovrebbe essere esattamente l’obiettivo dell’uso del gas lacrimogeno. Questo, peraltro, potrebbe a sua volta causare gravi ferite e costituire un trattamento crudele e inumano.