Gaza, veto inumano e vergognoso degli Usa

5 Giugno 2025

© EYAD BABA/AFP via Getty Images

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Commentando la decisione degli Usa di porre il veto alla bozza di risoluzione proposta il 4 giugno dal Consiglio di sicurezza per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza occupata, il ritorno in libertà degli ostaggi e la “immediata e incondizionata fine di tutte le limitazioni all’ingresso degli aiuti umanitari”, la segretaria generale di Amnesty International Agnès Callamard ha diffuso la seguente dichiarazione:

“Quest’ultimo vergognoso veto, l’ultimo di una lunga serie, dà a Israele semaforo verde per portare avanti il suo genocidio nei confronti della popolazione palestinese della Striscia di Gaza occupata, continuare ad affamarla e creare condizioni di vita intese a causare la sua distruzione”.

Gli Usa hanno gettato via ancora una volta un’opportunità decisiva per pretendere che Israele ponesse termine al bagno di sangue. Quale giustificazione ci sarà mai per aver bloccato un’azione del Consiglio di sicurezza che avrebbe potuto contribuire a porre fine all’orribile fame e alla sofferenza, a liberare gli ostaggi e a rimuovere le soffocanti limitazioni israeliane alla fornitura degli aiuti?”

“È in gioco la vita di oltre due milioni di palestinesi: neonati e bambini ricoverati con sintomi di malnutrizione; decine di migliaia di bambini che dormono con lo stomaco vuoto; famiglie impossibilitate da settimane a recuperare farina; madri troppo malnutrite per allattare i loro piccoli; civili feriti privati di cure mediche salvavita; padri affamati ed emaciati che camminano per ore, in condizioni inumane, per rimediare un po’ di cibo, non sapendo neanche se potranno tornare a casa dai loro figli”.

“In quanto potenza occupante, Israele ha il chiaro obbligo di diritto internazionale di assicurare che la popolazione dei territori che controlla abbia accesso adeguato a cibo, medicinali e altre forniture essenziali per la sua sopravvivenza. Continua ripetutamente a rifiutare di farlo. Tutti gli stati, compresi gli Usa, hanno l’obbligo di impedire il genocidio, cooperare per porvi fine e punire i responsabili”.

“Il nuovo sistema, istituito da Israele, di fornitura militarizzata di aiuti umanitari, gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation che ha alle spalle gli Usa, non è la risposta in quanto rappresenta l’opposto dei principi umanitari e del diritto internazionale. La pericolosità, l’inefficacia e la profonda disumanità di questo sistema sono state rese drammaticamente evidenti quando decine di palestinesi, molti dei quali i soli in grado di poter sfamare le loro famiglie, sono stati uccisi o feriti mentre cercavano di procurarsi del cibo. È indispensabile rimuovere tutte le limitazioni all’ingresso degli aiuti umanitari”.

“Gli Usa possono e devono fare la loro parte per far cessare questa catastrofe provocata dall’uomo, cui stanno contribuendo. Devono immediatamente porre fine al trasferimento di armi e di assistenza militare a Israele, premere su Israele affinché rimuova tutte le limitazioni riguardo agli aiuti e sostenere un immediato cessate il fuoco da parte di tutti i soggetti coinvolti. Da ciò dipende la sopravvivenza di due milioni e 200.000 palestinesi”.