Genova Pride 2009

24 Giugno 2009

Tempo di lettura stimato: 5'

Genova, 26 giugno: alla vigilia del Pride nazionale, Amnesty International organizza una proiezione – dibattito del film ‘Milk’ di Gus Van Sant. Sabato 27 la partecipazione al Pride, dietro lo striscione ‘Io partecipo per chi non può’

CS086: 25/06/2009

Venerdì 26 giugno a Genova, alla vigilia del Pride nazionale, Amnesty International organizza una proiezione – dibattito del film ‘Milk’, di Gus Van Sant. La proiezione, a ingresso libero, si svolgerà presso il cinema City (Vico Carmagnola 9, traversa di Via XXV Aprile), con inizio alle 20.30. Prima della proiezione interverranno Donatella Alfonso (‘Il Lavoro’), Lilia Mulas (portavoce Comitato Genova Pride 2009) e Ginevra Tomei (Amnesty International).

L’associazione per i diritti umani ha recentemente dato il patrocinio all’edizione in dvd del film, giudicandolo un’opera cinematografica fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul diritto a vivere la propria identità di genere e il proprio orientamento sessuale senza subire discriminazioni e altre violazioni dei diritti umani.

Sabato 27 giugno, la Sezione Italiana di Amnesty International prenderà parte al Genova Pride 2009 per ribadire l’impegno, al fianco delle altre associazioni e organizzazioni non governative, contro ogni forma di discriminazione a causa dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Gli attivisti dell’associazione sfileranno dietro lo striscione ‘Io partecipo per chi non può’ e porteranno un cartello con i nomi dei paesi in cui lesbiche, gay, bisessuali e transgender subiscono violazioni dei diritti umani, inclusa l’impossibilità di organizzare Pride.

Per marciare insieme ad Amnesty International dietro lo striscione ‘Io partecipo per chi non può’, l’appuntamento è alle 15.00, Stazione di Piazza Principe (presso il porticato), vicino alla partenza del corteo.

Ulteriori informazioni

Amnesty International agisce in favore della promozione dei diritti umani fondamentali di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt) sulla base delle considerazioni per le quali l’orientamento sessuale e l’identità di genere, al pari dell’origine etnica, del genere o della nazionalità, fanno parte dei caratteri fondamentali dell’individuo.
 
L’organizzazione diffonde periodicamente appelli in difesa di lesbiche, gay, bisessuali e transgender imprigionati sulla base del proprio reale o presunto orientamento sessuale o identità di genere. È possibile iscriversi alla rete di attivazione telematica che permette di essere costantemente informati su azioni e appelli dell’associazione riguardanti le violazioni dei diritti umani perpetrate nei confronti della comunità Lgbt.

Il Rapporto annuale 2009 di Amnesty International, pubblicato alla fine di maggio, denuncia violazioni dei diritti umani, aggressioni, intimidazioni o discriminazioni legali nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali in almeno 25 paesi: Australia, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Camerun, Egitto, Gambia, Giamaica, Grecia, Honduras, Iraq, Lettonia, Lituania, Marocco/Sahara Occidentale, Moldova, Nigeria, Polonia, Romania, Russia, Rwanda, Senegal, Sud Africa, Turchia, Uganda e Ungheria.

Relazioni consensuali tra gay sono punibili con la pena di morte in Arabia Saudita, Iran, Mauritania, Qatar, Sudan, Yemen e negli stati della federazione della Nigeria che applicano la sharia. In Arabia Saudita, Iran, Nigeria e Qatar sono punibili con la pena di morte rapporti consensuali tra lesbiche.

FINE DEL COMUNICATO                                                                 Roma, 25 giugno 2009

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia – Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 – cell.348-6974361, e-mail: press@amnesty.it

Più diritti per le persone Lgbt
Visita il minisito di Milk