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Dopo una lettera inviata il 10 febbraio al ministro della Giustizia e rimasta senza risposta, Amnesty International e Human Rights Watch hanno nuovamente espresso preoccupazione per la situazione dell’ex presidente della Georgia Mikheil Saakashvili.
Le autorità georgiane stanno negando cure mediche adeguate a Saakashvili, che rischia disabilità permanente, danni irreversibili alla sua salute e addirittura la morte.
Saakashvili, presidente della Georgia dal 2004 al 2013, sta scontando una condanna a sei anni di carcere essendo stato giudicato doppiamente colpevole, in un processo nel quale non era presente, di abuso di potere in relazione al pestaggio, nel 2005, di Valery Gelashvili, un esponente politico dell’opposizione, da parte delle forze speciali di polizia. Secondo i suoi sostenitori, si tratta di accuse politicamente motivate.
Saakashvili è stato arrestato il 1° ottobre 2021 al suo rientro in Georgia. In carcere le sue condizioni di salute si sono rapidamente deteriorate: ha perso oltre 50 chili di peso e soffre di complicazioni psicologiche, ortopediche e gastrointestinali.
Secondo un referto medico emesso il 1° dicembre 2022, ha bisogno di trattamenti urgenti che non può ricevere in Georgia. Un altro referto, da parte di un gruppo di medici nominato dal Difensore civico, ha confermato le “gravi” condizioni del detenuto, sollecitando una modifica urgente del “trattamento inefficace” cui è sottoposto.
La posizione delle autorità georgiane è che la salute di Saakashvili è peggiorata a causa dei danni che si è arrecato a seguito degli scioperi della fame che ha intrapreso e che la clinica privata in cui è ricoverato fornisce cure mediche adeguate.
Amnesty International e Human Rights Watch, sottolineando che il diniego di cure mediche adeguate può costituire una forma di tortura e che un’eventuale morte a seguito del deliberato diniego di cure mediche può rappresentare un’arbitraria privazione della vita, hanno sollecitato le autorità georgiane a prendere provvedimenti immediati per proteggere la salute di Saakashvili, compresa la scarcerazione per ragioni di salute.