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La Giordania deve arrestare immediatamente il presidente del Sudan Omar al-Bashir e consegnarlo alla Corte penale internazionale affinché risponda delle accuse di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità, ha dichiarato Amnesty International all’arrivo del leader sudanese ad Amman per il vertice della Lega araba il 29 marzo.
“Come stato parte dello Statuto di Roma che ha istituito la Corte penale internazionale, la Giordania è obbligata ad arrestare Omar al-Bashir e a consegnarlo al tribunale”, ha dichiarato Lynn Maalouf, vice direttrice per la ricerca presso l’ufficio regionale di Amnesty International a Beirut.
“Il mancato arresto rappresenterebbe una grave violazione del Trattato e un tradimento delle centinaia di migliaia di vittime di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi in Darfur. La comunità internazionale non deve permettere che ciò accada”.
La Corte con sede all’Aia ha emesso due mandati di arresto per al-Bashir sulla base di fondati motivi per ritenere che insieme a crimini di guerra e crimini contro l’umanità, tra cui omicidio, sterminio e stupro, abbia commesso genocidio contro i gruppi etnici Fur, Massalit e Zaghawa.
Amnesty International aveva scritto una lettera al ministro degli esteri della Giordania nel mese di gennaio ricordando ufficialmente al governo giordano l’obbligo assoluto di arrestare Omar al-Bashir.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 29 marzo 2017
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