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Oggi 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani, sembra essere una giornata nella quale c’è poco da festeggiare. Lo dimostra la scandalosa decisione dell’Alta corte del Regno Unito che ha accolto la richiesta di estradizione inoltrata dagli Stati Uniti per Julian Assange.
“Un colpo alla libertà di informazione, alla denuncia delle violazioni dei diritti umani”, ha dichiarato all’Adnkronos Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. “Il caso giudiziario di Assange è esemplificativo delle persecuzioni che subiscono nel mondo difensori dei diritti umani, giornalisti, ricercatori, blogger, attivisti”.
Viviamo in un mondo dove i diritti delle donne sono sotto attacco, così come i diritti delle persone migranti e richiedenti asilo. Un mondo dove l’odio prende forma attraverso narrazioni false e pericolose che sostengono che i diritti umani siano solo di poche persone.
“Oggi più che mai occorre che ciascuno faccia la sua parte: la società civile nel mobilitare, l’informazione nel dare eco a queste mobilitazioni dal basso e le Istituzioni nel porre i diritti in cima all’agenda delle relazioni bilaterali e internazionali. Ogni volta che i diritti sono sacrificati a interessi economici, alla vendita di armi, a strategie geopolitiche è una sconfitta per l’umanità”, ha concluso Noury.