Gli occhi del mondo sul Budapest Pride

25 Giugno 2025

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Oltre 120.000 persone di 73 stati hanno firmato la petizione #LetPrideMarch per chiedere che il 30° Budapest Pride di sabato 28 giugno si svolga senza intimidazioni, molestie o violenze da parte della polizia, al cui quartier generale nella capitale sono state consegnate le firme raccolte.

La petizione ricorda al capo della polizia di Budapest che egli ha il dovere di rispettare, proteggere e agevolare il diritto delle persone a manifestare pacificamente e di non applicare norme discriminatorie che violano i diritti umani, come la legge approvata ad aprile per vietare i Pride e altri eventi a sostegno dell’uguaglianza dei diritti delle persone lgbtqia+.

Questa legge vieta lo svolgimento di raduni che violano la legge del 2021 che proibisce “l’esibizione e la promozione verso le persone minorenni” dell’omosessualità e delle diversità di genere. Le autorità possono usare le tecnologie di riconoscimento facciale per identificare le persone partecipanti a raduni vietati e multarle. Chi li organizza, invece, può rischiare fino a un anno di carcere.

Il 17 giugno il sindaco della capitale ha annunciato che il Budapest Pride si svolgerà come evento cittadino. La polizia ungherese ha replicato annunciandone il divieto ma il primo cittadino ha dichiarato che si svolgerà lo stesso.

Oltre 200 rappresentanti di Amnesty International provenienti da 17 stati europei, Italia inclusa, prenderanno parte al Budapest Pride. Vi sarà anche Agnès Callamard, segretaria generale dell’organizzazione per i diritti umani.