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Nils Muižnieks, direttore di Amnesty International per l’Europa, ha così commentato l’arresto e le successive accuse nei confronti di nove attiviste per i diritti delle donne che avevano partecipato ad azioni pacifiche per la Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne:
“L’arresto, il sanzionamento e le accuse nei confronti di attiviste pacifiche esclusivamente per aver messo in atto delle azioni simboliche contro la violenza di genere costituisce un attacco ai diritti di libertà di espressione e di riunione pacifica. Le autorità greche devono annullare tutte le accuse nei loro confronti e assicurare che tutti e tutte possano esprimere le proprie opinioni, anche nel corso dell’attuale emergenza sanitaria. Le attiviste non devono essere punite per i loro tentativi di sensibilizzazione su temi come la violenza di genere, tantomeno in un momento in cui donne e ragazze sono maggiormente in pericolo a causa dei lockdown e delle varie restrizioni in corso in tutto il mondo”.
“Le nove donne, tra le quali anche un membro dello staff di Amnesty International, durante la manifestazione indossavano le mascherine e osservavano le disposizioni in materia di distanziamento fisico. Appaiono dunque incomprensibili le motivazioni per cui sono state accusate di aver violato le disposizioni sanitarie pubbliche e hanno ricevuto ciascuna una sanzione di 300 euro”.
Le donne, tra cui figurano note esponenti di movimenti femministi, sono state inizialmente portate presso la stazione di polizia Syntagma per dei controlli d’identità. Non è stato detto loro, nonostante le ripetute richieste, il motivo per cui erano state condotte alla stazione di polizia; l’arresto formale è stato comunicato loro successivamente, solo in serata.
Amnesty International è a conoscenza anche di altre cinque appartenenti a gruppi femministi che avevano lanciato in aria volantini sulla violenza di genere e che sono state condotte alla stazione di polizia Syntagma prima di essere trasferite alla stazione Akropolis per dei controlli d’identità. Amnesty International ha appreso che a due di loro sono poi state formulate le stesse accuse delle altre nove attiviste e anche in quest’ultimo caso chiede l’annullamento delle accuse.
Gli arresti della giornata di ieri fanno parte di un più esteso inasprimento delle repressioni, nelle ultime due settimane, ad opera delle autorità greche nei confronti delle manifestazioni, tra le quali figurano un divieto generalizzato, molto criticato, di quattro giorni per le manifestazioni a metà novembre e una serie di notizie sull’uso eccessivo o illegale della forza e violenze nei confronti di manifestanti pacifici il 17 novembre 2020. Un procuratore ha anche aperto un procedimento penale nei confronti di cinque membri di un partito politico che distribuivano volantini nei quali si invitava alla partecipazione alle manifestazioni del 17 novembre.