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Dopo la mobilitazione mondiale della maratona per i diritti umani ‘Write for Rights 2012’ di Amnesty International, la vicepresidente del Guatemala, Roxana Baldetti, ha annunciato di aver ricevuto migliaia di appelli provenienti da tutto il mondo sul caso Maria Isabel Franco e si è impegnata a sostenere le indagini sul caso e, in generale, sul tema della violenza contro le donne.
La vicepresidente ha messo sul suo sito un link alle informazioni sul caso di María Isabel e ha inoltre commentato il caso sulla sua pagina Facebook. Ha anche dichiarato che le indagini sul caso sono ancora aperte, sintetizzando le azioni finora intraprese e spiegando di non poter divulgare altri dettagli per motivi di riservatezza.
Tra queste azioni, nel novembre 2012 è stato istituito un ufficio speciale per le donne, un tavolo governativo costituito da vari ministeri e organismi col compito di definire e attuare politiche in materia di diritti delle donne.
La vicepresidente ha anche annunciato che, dal dicembre 2012, le procure della repubblica possono contare su un dipartimento di indagini sulla violenza sessuale, aggiungendo che è in programma la creazione di strutture adeguate per assistere le vittime di violenza sessuale negli ospedali di tutto il paese.
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Ulteriori informazioni
Dal 3 al 16 dicembre 2012, si è tenuta ‘Write for Rights – Una lettera per i diritti umani’, la maratona mondiale di raccolta firme di Amnesty International. Le attiviste e gli attivisti dell’organizzazione si sono attivati in favore di Ales Bialiatski (Bielorussia), Gao Zhisheng (Cina), Azza Hilal Ahmad Suleiman (Egitto), María Isabel Franco (Guatemala) e degli abitanti di Bodo (Nigeria). In due settimane, in Italia, sono state raccolte oltre 100.000 firme online e offline, oltre un milione quattrocentomila in tutto il mondo.
María Isabel Franco, una ragazza del Guatemala, aveva 15 anni quando, nel dicembre 2001, venne violentata e uccisa barbaramente. Da allora sua madre Rosa si batte per ottenere giustizia nonostante le minacce di morte ricevute in diverse occasioni da parte di sconosciuti. Si è dovuta scontrare anche con l’indifferenza delle autorità del suo paese.
Ascolta le parole di Rosa Franco, madre di María Isabel: http://youtu.be/lwuxCWOsBfc