Guinea, necessario sospendere le forniture di armi

9 Ottobre 2009

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Guinea, necessario sospendere le forniture di armi all’esercito e alla polizia

(9 ottobre 2009)

Amnesty International ha chiesto oggi a tutti gli stati di sospendere le forniture all’esercito e alla polizia di armi, munizioni e attrezzature che potrebbero essere usate per commettere violazioni dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza della Guinea.

Fotografie scattate il 1° ottobre nella capitale Conakry mostrano ufficiali di polizia che imbracciano lanciagranate, presumibilmente dei ‘Cougar’ da 56 mm.

Questi prodotti, costruiti in Francia, sono predisposti per lanciare gas lacrimogeni e granate a impatto cinetico,  anche queste realizzate dalla stessa azienda francese.

Altre fotografie mostrano le forze di sicurezza pattugliare la capitale, sempre il 1° ottobre, a bordo di un carro armato ‘Mamba’. Questo blindato è stato venduto alla Guinea nel 2003 da un’azienda con sede in Sud Africa, sussidiaria di un’industria britannica, il cui portavoce ha dichiarato che i veicoli vengono usati per il ‘controllo delle frontiere’ in Guinea. Amnesty International ha documentato l’uso di questi veicoli a Conakry nel gennaio 2007 mentre aprivano il fuoco su una folla di manifestanti pacifici.

Secondo recentissime informazioni inviate ad Amnesty International dal governo francese, negli ultimi anni Parigi avrebbe autorizzato la fornitura di granate contenenti gas lacrimogeno e di altre granate anticarro alle forze di sicurezza della Guinea, nonostante queste armi siano state usate per commettere gravi  violazioni dei diritti umani a partire dal 1998. Dimostranti e testimoni oculari hanno descritto ad Amnesty International l’uso dei gas lacrimogeni e di armi di piccolo calibro contro i dimostranti riuniti nello stadio di Conakry il 28 settembre.

La Francia ha esportato 500 granate anticarro nel 2006 e nel 2008 ha emesso un’autorizzazione all’esportazione per la vendita al ministero dell’Interno di granate stordenti e granate con gas lacrimogeni GM 2L, che sono quelle adatte ai lanciamissili in possesso delle forze di sicurezza della Guinea in questi giorni.
Non è noto se l’ultima vendita sia già stata autorizzata in via definitiva. Il 29 settembre, il governo francese ha annunciato la sospensione della collaborazione militare con la Guinea. Amnesty International ha accolto con favore questa decisione e ha chiesto alla Francia e agli altri stati di assicurare che la sospensione riguardi anche le forniture di armi, munizioni e attrezzature per l’esercito e la polizia.

Ulteriori informazioni

Le informazioni sulle armi di piccolo calibro in dotazione alle forze di sicurezza della Guinea sono limitate. Dall’analisi delle cartucce e delle munizioni per armi di piccolo calibro rinvenute in Guinea nel dicembre 2007, si evince che sono state fabbricate in Cina (nel 1994), negli Stati Uniti (nel 1977) e in Russia (tra il 1975 e il 1978). Non si è conoscenza del modo in cui sono arrivate nel paese.
Secondo l’archivio delle Nazioni Unite sul commercio di armi ‘Comtrade’, Francia, Portogallo e Spagna hanno esportato oltre cinque milioni di dollari di prodotti rientranti nella categoria ‘cartucce e munizioni’. È difficile, tuttavia, approfondire l’analisi e capire, ad esempio, quale tipo di munizioni siano state esportate e ad quale utilizzatore finale, privato o governo, siano state destinate.  La Francia ha ribadito che non autorizza la fornitura di munizioni ‘letali’ alla Guinea dal 2004.

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