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Amnesty International ha chiesto alle autorità della Guinea di avviare indagini sulle denunce relative all’uso eccessivo della forza da parte della polizia per reprimere le proteste elettorali scoppiate nell’ultima settimana nella capitale Conakry e che hanno provocato la morte di una persona, il ferimento di circa 60 e l’arresto di oltre 100.
Le forze governative erano entrate in azione durante le manifestazioni organizzate dai sostenitori dei partiti politici d’opposizione, dopo la decisione del 22 ottobre di rinviare ulteriormente il ballottaggio delle elezioni presidenziali. Le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco indiscriminatamente su civili disarmati, hanno colpito i manifestanti e saccheggiato abitazioni.
Amnesty International chiede una riforma delle forze di sicurezza da anni, soprattutto dal ‘lunedì di sangue’, il massacro del 28 settembre 2009, quando le forze di sicurezza uccisero oltre 150 persone e violentarono più di 40 donne durante e dopo le proteste contro la decisione del capo dello stato, Dadis Camara, di presentarsi alle elezioni.