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Amnesty International ha chiesto alle autorità statunitensi e alle agenzie delle Nazioni Unite di trovare urgentemente una soluzione al mancato accesso agli aiuti di emergenza dei sopravvissuti al terremoto del 12 gennaio, che ne hanno un disperato bisogno.
Secondo fonti ufficiali e denunce delle organizzazioni di soccorso presenti ad Haiti, cibo, acqua, impianti igienici e medicinali di prima necessità sono giunti nel paese, ma non sono arrivati a chi ne ha più bisogno in molte zone della capitale Port-au-Prince e nelle aree periferiche che sono state colpite dal sisma in modo altrettanto grave. Inoltre in alcune aree, quale la città di Gressier, la distribuzione di forniture essenziali non sarebbe ancora iniziata.
Amnesty International chiede urgentemente alle autorità statunitensi e alle agenzie delle Nazioni Unite di assicurare la protezione delle persone più vulnerabili ad Haiti, soprattutto i bambini rimasti soli, a cui deve essere riconosciuta la massima priorità nella distribuzione di cibo e acqua.
‘I bambini haitiani corrono il rischio di essere sequestrati a scopo di traffico di persone, di essere vittime di abusi, di essere ridotti in schiavitù e di subire la dilagante violenza sessuale. Devono essere prese speciali misure immediate per queste persone a rischio‘ – ha dichiarato Kerrie Howard, vicedirettrice del Programma Americhe di Amnesty International.
Speciali misure devono essere approntate urgentemente anche per accogliere le migliaia di sfollati che fuggono dalle altre parti di Haiti e che hanno bisogno di acqua, servizi sanitari, cibo e rifugi.
(18 gennaio 2010) Haiti: proteggere i diritti umani durante i soccorsi