Haiti, niente processo per l’ex presidente Duvalier, un giorno nero per la giustizia

1 Febbraio 2012

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La decisione del giudice inquirente di non mandare a processo l’ex presidente Jean-Claude Duvalier per gravi violazioni dei diritti umani è un altro schiaffo in faccia alle vittime di crimini contro l’umanità, tra cui torture, sparizioni ed esecuzioni extragiudiziali. In compenso, l’ex ‘presidente a vita’ verrà processato per sottrazione di fondi pubblici.

Jean-Claude Duvalier era indagato da quando, nel gennaio 2011, era rientrato dall’esilio francese, dopo che un gruppo di vittime lo aveva denunciato per crimini contro l’umanità, corruzione e furto. Le vittime proporranno appello contro la decisione del giudice e Amnesty International continuerà a sostenere la loro richiesta di giustizia, che va avanti da 25 anni, se necessario sottoponendo la vicenda agli organi di giustizia internazionale.

La conduzione delle indagini, secondo Amnesty International, è stata vergognosa ed è destinata a rafforzare l’impunità per le violazioni dei diritti umani. Nonostante le ampie prove e le numerose testimonianze a disposizione sui crimini commessi sotto la presidenza di Jean-Claude Duvalier, sono state ascoltate solo poche persone, peraltro intimidite dai sostenitori e dagli avvocati dell’ex presidente. La documentazione presentata da Amnesty International non è stata presa in considerazione.

Per queste ragioni, Amnesty International ritiene che le attuali autorità haitiane non abbiano la volontà politica di portare Duvalier di fronte alla giustizia. Recentemente, il presidente Martelly aveva fatto dichiarazioni indulgenti e riabilitatrici nei confronti dell’ex presidente, che era stato anche invitato a prendere parte a cerimonie ufficiali, un’interferenza indebita e inaccettabile sulle indagini.