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Amnesty International ha dichiarato oggi che il presidente dell’Honduras, Manuel Zelaya, deve poter tornare nel suo paese senza condizioni e con garanzia d’incolumità. La sua rimozione forzata dall’incarico ha posto a grave rischio i diritti umani e lo stato di diritto.
Amnesty International teme che attivisti per i diritti umani e sostenitori, reali o percepiti come tali, del presidente Zelaya possano essere sottoposti ad arresti arbitrari e che la loro incolumità possa essere in pericolo. In questo caso, l’organizzazione per i diritti umani li considererebbe prigionieri di coscienza.
Amnesty International è anche preoccupata per le notizie relative alla chiusura di canali televisivi e alle limitazioni imposte ad altri mezzi di comunicazione.
L’organizzazione per i diritti umani sollecita le autorità honduregne a rispettare integralmente i diritti umani e le libertà fondamentali, rilasciare tutti i funzionari governativi e gli attivisti politici in carcere, astenersi dal procedere a ulteriori arresti arbitrari e consentire agli oppositori politici e ai difensori di diritti umani di svolgere le proprie legittime attività senza timore di rappresaglie.