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Jimmy Sham, coordinatore del Fronte civico per i diritti umani e uno degli organizzatori delle proteste in corso da settimane a Hong Kong, è stato aggredito il 29 agosto insieme a un amico da due uomini a volto coperto armati di una mazza da baseball e di un coltello. Gli aggressori gli hanno anche rivolto insulti omofobi.
Jimmy Sham è rimasto illeso ma l’amico è stato colpito a un braccio e ha dovuto recarsi in ospedale.
Contemporaneamente, una decina di manifestanti filo-governativi si è radunata di fronte all’organizzazione per i diritti delle persone Lgbti dove Jimmy Sham lavora, gridando insulti omofobi.
“Jimmy Sham è stato oggetto di un vile attacco mirato. Chi lo ha aggredito sapeva che è uno dei più noti attivisti democratici di Hong Kong. La polizia deve indagare immediatamente“, ha dichiarato Man-kei Tam, direttore di Amnesty International Hong Kong.
Al Fronte civico per i diritti umani è stato negato il permesso di svolgere una manifestazione il 31 marzo, quinto anniversario dell’annuncio, da parte del Congresso nazionale del popolo di Pechino, di come la Cina avrebbe applicato il principio del suffragio universale a Hong Kong. La polizia ha motivato il divieto ventilando il pericolo di violenze e danneggiamenti.
Il Fronte civico per i diritti umani ha portato in piazza un milione di persone il 9 giugno, due milioni il 16 giugno e un milione e 700.000 il 18 agosto.