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Le autorità di Hong Kong hanno assestato un altro duro colpo alla libertà d’espressione, con gli arresti dell’attivista pro-indipendenza Andy Chan, avvenuto il 29 agosto, e quelli degli attivisti per la democrazia Joshua Wong e Agnes Chow, la mattina del 30 agosto.
Joshua Wong è stato fermato mentre stava camminando in direzione di una stazione della metropolitana e caricato su un furgone privo di insegne. Secondo fonti di stampa, è indagato per incitamento, organizzazione e partecipazione a una riunione illegale.
La stessa accusa risulta a carico di Agnes Chow, arrestata nella sua abitazione, per una protesta organizzata il 21 giugno di fronte alla sede centrale della polizia di Hong Kong.
Andy Chan, già coordinatore del Partito nazionale di Hong Kong, è stato arrestato all’aeroporto ed è indagato per rivolta e aggressione a un agente di polizia. Il suo partito è stato messo al bando, nel settembre 2018, “nell’interesse della sicurezza nazionale“.
“Ormai le tattiche repressive impiegate dalle autorità di Hong Kong sono le stesse di Pechino: organizzatori di manifestazioni aggrediti da delinquenti, attivisti arrestati, manifestazioni vietate“, ha dichiarato Man-kei Tam, direttore di Amnesty International Hong Kong.
Aggiornamento: nel primo pomeriggio del 30 agosto Joshua Wong e Agnes Chow sono stati posti in libertà provvisoria dietro pagamento di una cauzione.