© Molly Crabapple
Tempo di lettura stimato: 2'
Con 19 voti contrari, 11 astensioni e solo 17 voti a favore, il Consiglio Onu dei diritti umani ha deciso di non discutere della situazione dei diritti umani nella regione cinese dello Xinjiang, da anni al centro delle denunce di crimini contro l’umanità portate da Amnesty International e da altre organizzazioni per i diritti umani nonché dalle stesse Nazioni Unite.
“Con questo voto, il principale organismo delle Nazioni Unite sui diritti umani ha assunto una posizione farsesca: stare dalla parte di chi viola i diritti umani e non delle vittime”, ha dichiarato Agnés Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
“Il recente rapporto sullo Xinjiang dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani è stato un importante passo avanti nell’affrontare i crimini contro l’umanità e altre gravi violazioni dei diritti umani commessi dal governo cinese nello Xinjiang, eppure oggi l’Onu ha fatto due passi indietro”, ha concluso Callamard.