Il presidente degli Usa deve annullare le accuse politicamente motivate contro Assange

10 Agosto 2021

Cancillería del Ecuador

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Alla vigilia dell’udienza preliminare dell’appello, presso l’Alta corte di Londra, contro la decisione di non estradare Julian Assange negli Usa, Amnesty International ha rinnovato la sua richiesta al presidente Biden di annullare le accuse.

“Il tentativo degli Usa di spingere il tribunale di Londra a rovesciare la sua decisione, sulla base di nuove assicurazioni diplomatiche fornite da Washington, non è altro che un trucco di prestigio legale. Dato che il governo degli Usa si è riservato il diritto di tenere Assange in una struttura detentiva di massima sicurezza e di sottoporlo a misure amministrative speciali, su quelle assicurazioni non si può fare affidamento”, ha dichiarato Nils Muižnieks, direttore di Amnesty International per l’Europa.

“Questo appello, presentato con malafede, dev’essere respinto e il presidente Biden deve cogliere l’occasione per annullare accuse politicamente motivate che mettono a rischio la libertà di stampa e la libertà d’espressione”, ha aggiunto Muižnieks.

Il presidente Obama aveva aperto l’indagine su Assange, Trump ha portato avanti le accuse e ora tocca a Biden fare la cosa giusta e porre fine a questa farsesca persecuzione che non avrebbe mai dovuto iniziare”, ha sottolineato Muižnieks.

“Il lavoro di Amnesty International, come partner tecnico del Pegasus Project, è solo l’ultimo esempio di cosa possono fare gli stati senza il controllo dell’opinione pubblica e ribadisce l’importanza dei whistleblowers, del giornalismo d’inchiesta e delle pubblicazioni nel chiamare i responsabili delle violazioni dei diritti umani a rispondere del loro operato”, ha concluso Muižnieks.

Ulteriori informazioni 

La richiesta di estradizione da parte degli Usa si basa su accuse che derivano direttamente dalla diffusione di documenti riservati nell’ambito del lavoro giornalistico di Assange con Wikileaks. Rendere pubbliche informazioni del genere è una pietra angolare della libertà di stampa e del diritto dell’opinione pubblica ad avere accesso a informazioni di interesse pubblico. Tutto questo dovrebbe essere oggetto di protezione e non di criminalizzazione.

Se estradato negli Usa, Assange potrebbe affrontare 18 capi d’accusa: 17 ai sensi della Legge sullo spionaggio e uno ai sensi della Legge sulle frodi e gli abusi informatici. Potrebbe anche rischiare gravi violazioni dei diritti umani tra cui condizioni detentive, come l’isolamento prolungato, che potrebbero equivalere a maltrattamento o tortura. Assange è il primo soggetto editoriale a essere stato incriminato ai sensi della Legge sullo spionaggio.