Il presidente del Sudan deve essere consegnato alla Corte penale internazionale!

19 Settembre 2013

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A seguito delle notizie secondo cui il presidente sudanese Omar Hassan Ahmad al-Bashir ha domandato un visto per assistere alla 68esima sessione dell’Assemblea generale, Amnesty International ha chiesto agli stati membri delle Nazioni Unite di esigere che egli sia consegnato alla Corte penale internazionale (Icc), dove è indiziato di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e atti di genocidio commessi nella regione del Darfur dalle forze armate sudanesi e dalle milizie janjawid, loro alleate.

‘Nonostante il mandato d’arresto spiccato dall’Icc nei loro confronti, il presidente al-Bashir, due altri esponenti del governo e un presunto leader janjawid, continuano a essere protetti dal governo sudanese, che rifiuta di collaborare con la Corte’ – ha dichiarato Tawanda Hondora, Deputy Director of Law and Policy di Amnesty International.

‘La decisione del Sudan di inviare all’Assemblea generale dell’Onu una persona accusata di aver orchestrato gravissimi crimini è un insulto nei confronti delle migliaia di persone uccise, dei milioni di sfollati e delle innumerevoli donne e bambine stuprate in Darfur nell’ultimo decennio’ – ha aggiunto Hondora.

Le Nazioni Unite, ha sottolineato Amnesty International, sono state create alla fine della Seconda guerra mondiale, un periodo segnato da violazioni dei diritti umani inimmaginabili. Gli stati membri, che dissero ‘mai più’ dopo quelle atrocità, devono esigere che al-Bashir accetti la giurisdizione dell’Icc e si arrenda.

Permettere a una persona ricercata dalla giustizia internazionale di presentarsi sfacciatamente nello stesso palazzo in cui il Consiglio di sicurezza deferì la situazione del Darfur all’Icc, suonerà come una beffa nei confronti di quella risoluzione qualora gli stati membri dell’Onu non esigeranno la resa di al-Bashir.

‘Sarebbe ripugnante consentire ad al-Bashir di prendere in giro la comunità internazionale e le vittime dei gravi crimini commessi dalle sue forze di sicurezza e da altri in Darfur’ – ha sottolineato Hondora.

‘Gli stati membri dell’Onu devono stare dalla parte delle vittime del Darfur, condannare l’impunità e sollecitare il Consiglio di sicurezza a chiedere a tutti la massima cooperazione con l’Icc. I rappresentanti degli stati e i funzionari dell’Onu che incontreranno al-Bashir dovranno spingerlo a consegnarsi all’Icc’ – ha concluso Hondora.

FINE DEL COMUNICATO       Roma, 20 settembre 2013

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