Tempo di lettura stimato: 3'
‘La proposta avanzata dal ministro degli Interni Maroni è discriminatoria, sproporzionata e ingiustificata e, se messa in pratica, violerebbe gli standard internazionali sui diritti umani che vietano la discriminazione’ – ha dichiarato oggi la Sezione Italiana di Amnesty International, in relazione all’intenzione dichiarata da parte del ministro degli Interni di rilevare le impronte digitali a tutti, bambini inclusi, nell’ambito dei censimenti dei campi rom, sulla base di ordinanze di protezione civile.
Secondo l’organizzazione per i diritti umani, ‘prevedere misure di controllo nei confronti di una specifica minoranza, o i cui effetti colpirebbero in particolare una minoranza, compresi i suoi componenti più vulnerabili, sarebbe infatti discriminatorio e costituirebbe un’ingiustificata restrizione alla vita privata’.
‘Inoltre’ – sottolinea la Sezione Italiana di Amnesty International – ‘le dichiarazioni del ministro Maroni contribuiscono a quell’escalation di insicurezza e di paura che abbiamo denunciato più volte e rispetto alla quale ci saremmo aspettati un chiaro e responsabile cambio di rotta da parte del Governo italiano; che invece appare sordo rispetto ai continui richiami delle organizzazioni internazionali – tra cui l’Osce e il Consiglio d’Europa – e cieco innanzi al rischio che il susseguirsi di dichiarazioni di questo tipo rendano più probabili gli attacchi xenofobi’.
FINE DEL COMUNICATO Roma, 2 luglio 2008
Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia – Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 – cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it