Impronte digitali nei campi rom

1 Luglio 2008

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Dichiarazione della Sezione Italiana di Amnesty International sulla proposta del ministro degli Interni di rilevare le impronte digitali nei campi rom

CS90-2008: 02/07/2008

‘La proposta avanzata dal ministro degli Interni Maroni è discriminatoria, sproporzionata e ingiustificata e, se messa in pratica, violerebbe gli standard internazionali sui diritti umani che vietano la discriminazione’ – ha dichiarato oggi la Sezione Italiana di Amnesty International, in relazione all’intenzione dichiarata da parte del ministro degli Interni di rilevare le impronte digitali a tutti, bambini inclusi, nell’ambito dei censimenti dei campi rom, sulla base di ordinanze di protezione civile.

Secondo l’organizzazione per i diritti umani, ‘prevedere misure di controllo nei confronti di una specifica minoranza, o i cui effetti colpirebbero in particolare una minoranza, compresi i suoi componenti più vulnerabili, sarebbe infatti discriminatorio e costituirebbe un’ingiustificata restrizione alla vita privata’.

‘Inoltre’ – sottolinea la Sezione Italiana di Amnesty International – ‘le dichiarazioni del ministro Maroni contribuiscono a quell’escalation di insicurezza e di paura che abbiamo denunciato più volte e rispetto alla quale ci saremmo aspettati un chiaro e responsabile cambio di rotta da parte del Governo italiano; che invece appare sordo rispetto ai continui richiami delle organizzazioni internazionali – tra cui l’Osce e il Consiglio d’Europa – e cieco innanzi al rischio che il susseguirsi di dichiarazioni di questo tipo rendano più probabili gli attacchi xenofobi’.

FINE DEL COMUNICATO                                                                Roma, 2 luglio 2008

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