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Il 12 luglio è stata aperta un’indagine nei confronti di Ilya Yashin, uno dei pochi oppositori alla guerra contro l’Ucraina rimasti in Russia e non ancora condannati.
Yashin, attualmente sottoposto a 15 giorni di detenzione amministrativa per il reato di “rifiuto di obbedire a un ordine di un pubblico ufficiale”, è ora formalmente indagato per aver “consapevolmente diffuso informazioni false sulle azioni delle forze armate russe”, dopo aver parlato sul suo canale YouTube delle uccisioni commesse dai soldati russi nella città ucraina di Bucha.
Se condannato, Yashin rischia fino a dieci anni di carcere. Il reato di cui è imputato, introdotto dall’articolo 207.3 del codice penale dopo l’invasione dell’Ucraina, è stato usato per la prima volta contro Aleksei Gorinov (LINK), che l’8 luglio è stato condannato a sette anni di carcere per aver definito col suo nome, guerra, la cosiddetta “operazione militare speciale”.