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Un’indagine di Lighthouse Reports ha rivelato nuovi dettagli sul naufragio avvenuto a febbraio a Steccato di Cutro, in cui hanno perso la vita almeno 94 persone nonostante Frontex (l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) e le autorità italiane fossero al corrente che erano in pericolo.
“Invece di evitare di assumersi responsabilità e rimpallarsele a vicenda, Frontex e le autorità italiane dovrebbero essere trasparenti su cosa è successo. Quando non vengono salvate vite umane, come drammaticamente accaduto nel caso di Cutro, devono assicurare di aver appreso la lezione e di rispondere del loro operato. Lo devono alle donne, agli uomini, alle bambine e ai bambini che hanno perso la vita, così come ai loro cari”, ha dichiarato Eve Geddie, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee.
“La maggior parte delle persone a bordo della ‘Summer Love’ provenivano dall’Afghanistan. I politici europei da un lato hanno espresso condanna per gli orrori commessi dai talebani, dall’altro non hanno messo a disposizione sufficienti percorsi legali e sicuri per gli afgani e le afgane in pericolo, costringendoli pertanto a intraprendere viaggi pericolosi in cerca di salvezza”, ha aggiunto Geddie.
“La scandalosa esternalizzazione verso gli stati terzi delle responsabilità dell’Unione europea per i rifugiati deve lasciare il passo a politiche focalizzate sul soccorso delle persone in mare e sull’aumento delle opportunità di movimenti regolari e sicuri”, ha concluso Geddie.
Alle 4:30 del 26 febbraio 2023 un’imbarcazione di legno con a bordo circa 200 persone ha naufragato a pochi metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro.
Il diritto internazionale impone agli stati una serie di obblighi di ricerca e soccorso, compreso quello di garantire accordi per il rapido coordinamento delle operazioni di soccorso nelle loro zone di responsabilità e per il soccorso di persone in difficoltà nelle acque vicine alle loro coste.
L’indagine di Lighthouse Reports fornisce nuovi dettagli sulle informazioni che erano a disposizione di Frontex e delle autorità italiane diverse ore prima del naufragio, come quelle relative alle cattive condizioni meteo e alla probabile presenza di rifugiati e migranti sottocoperta.
Amnesty International aveva già messo in evidenza una serie di carenze e di questioni in sospeso sulla reazione delle autorità al naufragio di Cutro e aveva presentato alcune raccomandazioni alle autorità italiane sollecitando un’urgente revisione delle procedure di ricerca e soccorso e delle politiche sul rilascio dei visti.
Amnesty International ha espresso apprezzamento per il tentativo di Lighthouse Reports di fare luce sui tragici fatti di Cutro e sull’assenza di trasparenza e la mancata assunzione di responsabilità da parte delle autorità italiane e di Frontex.
L’inchiesta di Lighthouse Reports è stata condotta in collaborazione con le testate Domani, Süddeutsche Zeitung, Sky News, El Pais e Le Monde.