India: in Kashmir continua la persecuzione dei dissidenti

18 Ottobre 2019

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Amnesty International India ha nuovamente sollecitato il governo a rilasciare tutte le persone arrestate per aver espresso le loro opinioni e ad annullare del tutto il blocco delle comunicazioni, imposto nella regione del Jammu e Kashmir a partire dal 5 agosto.

Nonostante le autorità parlino di un ritorno alla normalità, nella regione regna un’atmosfera di paura, i servizi di Internet risultano indisponibili così come i mezzi di trasporto pubblico e soprattutto migliaia di persone restano in carcere ai sensi delle norme sulla detenzione amministrativa.

Nella maggior parte dei casi, gli avvocati e le famiglie non conoscono i capi d’accusa e i luoghi di detenzione degli arrestati. Poche persone sono tornate in libertà e a condizione che non svolgeranno più attività politiche.

Quasi tutte le persone arrestate hanno fatto sapere di essere state picchiate e minacciate, in alcuni casi con metodi e intensità equiparabili alla tortura.